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Bonus voli in Sicilia, primo sì fra tante perplessità: il decreto crea divisioni

Al bando della Regione ha già aderito Aeroitalia. Le opposizioni: «Procedure complesse e tardive»

Pollice verso dalle opposizioni, anche se con gradi e toni diversi, mentre il fronte delle imprese sembra spaccarsi tra chi plaude alla nuova misura e chi la definisce «pannicello caldo».
In estrema sintesi, sono le reazioni al decreto contro il caro-voli vidimato ieri dall’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Aricò su input del governatore Schifani, insieme all’avviso esplorativo rivolto alle compagnie aeree che vorranno aderire allo sconto previsto sulle linee Sicilia-Milano-Roma, e mentre da Palazzo d’Orleans precisano che l’estensione del bonus dal 25% al 50% è riservata solo agli studenti, ai disabili e ai viaggiatori con Isee inferiore a 9.360 euro – nelle categorie prioritarie non sono dunque compresi i lavoratori fuori sede – dal mondo delle aerolinee arriva già un sì: Aeroitalia sarà la prima azienda a sottoscrivere il bando.

La conferma arriva da Paolo Corona, manager del vettore fortemente voluto dallo stesso Schifani per rompere il duopolio Ryanair-Ita nell’Isola: «Non abbiamo ancora ufficialmente aderito», sottolinea il dirigente, «ma è certo che dal primo dicembre, così come previsto dall’avviso regionale, saremo pronti ad applicare il sistema di scontistica sulla nostra piattaforma web». Più cauta, al momento, l’altra compagnia italiana attiva sul territorio, che sta valutando il da farsi - ma l’interesse c’è tutto, fanno sapere da Roma -, mentre i vertici di Ryanair si confronteranno sul tema lunedì prossimo.

Intanto, il decreto non convince per nulla il Pd. Per il deputato regionale dem Tiziano Spada «è impensabile, oltre che ingiusto, limitare le agevolazioni ai soli aeroporti di Roma e Milano, senza contare che, soprattutto in questa fase a ridosso delle festività natalizie, si dovrebbe organizzare un rimborso direttamente all’utente, anziché passare dal vettore». Bacchettate pure da M5S: per la cinquestelle Jose Marano, vicepresidente della commissione Trasporti all’Ars, «il governo Schifani si muove in ritardo, visto che il decreto ministeriale che demanda la Regione alla determinazione dei criteri per usufruire degli sconti è datato 26 settembre. Se si voleva agire per tempo, invece, avevo proposto durante la scorsa Finanziaria un emendamento per istituire un fondo di 100 milioni contro gli effetti dell’insularità, ma è stato bocciato».

Critica anche la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino. Anzi, scettica, sulla possibilità che le compagnie aderiscano, «sostenendo uno sconto che, pur non impattando direttamente sui loro bilanci, potrebbe comportare complessità amministrative», nonché sui 27 milioni di euro stanziati per lanciare il bonus, che «secondo prime valutazioni saranno sufficienti a sostenere l’iniziativa solo per 13 mesi» mentre «gli svantaggi legati all’insularità rappresentano una sfida continua». Ma l’obiettivo della Regione, replica a distanza Aricò, «è trovare altri fondi in corso d’opera, non solo per mantenere viva la misura, ma anche per considerare altre rotte o allargare la platea dei beneficiari di un provvedimento senza precedenti in Sicilia». Inoltre, aggiunge l’assessore, «stiamo valutando di estendere il rimborso a chi ha già staccato il biglietto per le festività natalizie a prezzi alti».

Sulla stessa lunghezza d’onda, ma sul fronte aziendale, i presidenti di Unicoop e Unci in Sicilia, rispettivamente Felice Coppolino e Andrea Amico, per i quali «il decreto sul caro voli che il governo regionale ha messo in campo rappresenta una scelta fondamentale per lo sviluppo dell’Isola e un atto di civiltà verso i nostri cittadini vessati da fin troppo tempo con tariffe indecenti: oggi ai siciliani viene di fatto negato il diritto a viaggiare, ma ancora più vergognoso negare il diritto di poter, in modo particolare durante le feste, ricongiungersi con i propri cari». Perplesso, invece, il presidente di Assoturismo, Vittorio Messina, «non certo sulle lodevoli intenzioni di Schifani, ma sul fatto che una misura del genere possa risolvere il problema. Temo, fra l’altro, che dopo aver aderito allo sconto le compagnie decidano di alzare ancor di più il prezzo dei biglietti».

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