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Mattarella supera Napolitano e festeggia in Portogallo il record di durata al Colle

Il presidente si trova a Porto per partecipare al vertice di Arrajolos, un format che riunisce ben 13 capi di Stato non esecutivi dell’Unione europea

epa08327301 Italian President, Sergio Mattarella, during the speech to the Nation about the COVID-19 Coronavirus emergency, at the Quirinale Palace in Rome, Italy, 27 March 2020. EPA/QUIRINALE PALACE PRESS OFFICE

È record: 3167 giorni da presidente contro 3166. Sergio Mattarella supera Giorgio Napolitano e diventa ufficialmente il presidente della Repubblica con alle spalle la più lunga permanenza al Quirinale. Il capo dello Stato festeggerà questo primato, più subìto che cercato, lavorando come sempre. Si trova infatti a Porto per partecipare al vertice di Arrajolos, un format che riunisce ben 13 capi di Stato non esecutivi dell’Unione europea. Non molto lontano, a Granada, si riuniscono invece i leader dell’Unione europea per un Consiglio informale molto delicato e che deve traghettare i 27 verso una riforma del patto di stabilità che l’Italia attende con una certa ansia visto che impatta sulla costruzione della legge di Bilancio. Giorgia Meloni a Granada e Sergio Mattarella a Porto: due vertici diversi, diverse responsabilità e certamente due idee dell’Europa non proprio sovrapponibili.

Mattarella si confronta nella città portoghese in un’atmosfera informale, ma assai proficua per stringere relazioni e migliorare l’understanding tra Paesi. Guerra in Ucraina ed elezioni europee del 2024 saranno le tracce delle discussioni ma inevitabilmente si parlerà anche della crisi dei flussi migratori. Ma la cerniera dei colloqui rimane sempre il futuro dell’Unione, i modi e i tempi della sua inevitabile, progressiva integrazione. Proprio il formato del vertice Arrajolos permette dialoghi sinceri, scevri dalle battaglie politiche dei Consigli europei. Per questo le posizioni diventano più fluide ed anche i capi di Stato di Paesi più intransigenti, vedi Polonia, Ungheria e Slovacchia, possono esprimere posizioni più libere e moderati rispetto a quelle degli esecutivi.

Oltre a Mattarella fanno parte del Gruppo Arraiolos, i Capi di Stato di Bulgaria (Rumen Radev), Germania (Frank-Walter Steinmeier), Estonia (Alar Karis), Irlanda (Michael D. Higgins), Grecia (Katerina Sakellaropoulou), Croazia (Zoran Milanovi), Lettonia (Edgars Rinkvis), Ungheria (Katalin Novàk), Malta (George William Vella), Austria (Alexander Van der Bellen), Polonia (Andrzej Duda), Portogallo (Marcelo Rebelo de Sousa), Slovenia (Nataa Pirc Musar), Finlandia (Sauli Niinisto), e Slovacchia (Zuzana Caputovà).

Saranno due i panel che indirizzano i lavori: il primo ristretto, al Palacio do Freixo; «L’Unione Europea e la situazione in Ucraina», il secondo «La strada verso le prossime elezioni dl Parlamento e altre sfide dell’Unione Europea». Al termine i presidenti tireranno le somme della due giorni di colloqui attraverso dichiarazioni alla stampa.

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