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Palermo, i vigili urbani lasciano lo Zen: al loro posto arrivano gli assistenti sociali

La Cgil chiede di mantenere entrambi i presidi

Lo Zen 2 visto dall'aereo

Chiuderà a fine mese il comando della polizia municipale dello Zen, uno dei quartieri più difficili di Palermo. Ci sarà un avvicendamento: i vigili urbani lasceranno i loro locali di via Agesia di Siracusa, allo Zen 2, agli assistenti sociali del Comune e traslocheranno nella sede del Comando di via Ugo la Malfa. «Di per sé - osservano Cgil Zen e Fp Cgil Palermo - la decisione del sindaco Roberto Lagalla, presa a giugno, sarebbe una bella notizia, perché sancisce il trasferimento della unità operativa Servizio sociale di Comunità VII Circoscrizione e del polo circoscrizionale Nord Ovest all’interno del quartiere San Filippo Neri (il nome ufficiale dello Zen, ndr). Peccato però che il trasferimento avverrà nei locali attualmente occupati dal comando della polizia municipale, che dovranno cambiare sede».

La Cgil e la Fp Cgil Palermo chiedono di mantenere entrambi i presidi, cercando nuovi spazi. «Diciamo no alla chiusura di un prezioso presidio - osserva Vincenzo Monte, responsabile della Camera del Lavoro Cgil Zen - che in questi anni, oltre al controllo del territorio, ha svolto servizi informativi ai cittadini e creato una rete di contatti territoriali essenziali. Il Comune ha fatto una scelta di presenza nel quartiere tra presidi, entrambi essenziali, per i quali non può esserci coesistenza negli stessi locali. Eppure le soluzioni per mantenere entrambi sono disponibili: molti altri spazi potrebbero essere destinati alle unità operative, come per esempio i locali messi a disposizione dal centro commerciale Conca D’Oro, attualmente inutilizzati e che il Comune di Palermo non ha mai voluto prendere in carico». Secondo Vincenzo Monte, «la sostituzione di un servizio con un altro non colmerà i vuoti, semplicemente li sposterà da una criticità ad un’altra. La consapevolezza dei problemi del territorio deve prevedere sforzi straordinari da parte di tutti, ma principalmente delle istituzioni. E’ essenziale aggiungere e non togliere presidi, servizi e punti di contatto, per riavvicinare i cittadini alle istituzioni e recuperare il rapporto di fiducia».

Critica anche la Fp Cgil Palermo, che confronta quanto è accaduto a Caivano, il comune della città metropolitana di Napoli finito sotto i riflettori per i recenti fatti di cronaca. «La popolazione di Caivano ha ottenuto la riqualificazione del territorio, e un rafforzamento della presenza della polizia municipale e degli assistenti sociali comunali - dicono Saverio Cipriano, responsabile enti locali per la Fp Cgil Palermo e Gianfabio Monacò, rsu Fp Cgil Palermo al Comune - e quanto sta accadendo allo Zen appare in contraddizione con la linea del governo nazionale. Per una scelta dell’amministrazione comunale, un quartiere gemello di Caivano, sia per densità abitativa che per problematiche socio ambientali, otterrà il potenziamento del servizio di assistenza sociale a beneficio delle famiglie, ma verrà totalmente privato della polizia municipale, con la soppressione del distaccamento, che ormai da anni aveva sede e operava all’interno del quartiere. Entrambi gli aspetti, sia quello educativo ed assistenziale che quello di vigilanza sul rispetto delle regole e delle norme dovrebbero essere garantiti allo stesso modo, per assicurare lo sviluppo della polis».

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