Il sindaco di Palermo fa tombola e incassa in tempi ridottissimi il via libera al bilancio consuntivo 2022. Così può dare corso alle assunzioni nella finestra angusta da qui a fine mese (dal primo ottobre il Comune entra nuovamente in stato di infrazione perché scade il temine per il consolidato e si bloccherebbe nuovamente la spesa per il personale), e organizzare l’impegno di spesa di lavori per investimenti pari a 35 milioni di euro: si tratta di circa la metà dell’avanzo di amministrazione liberato, l’altra metà servirà a pagare i crediti riconosciuti alle aziende (21 solamente alla Rap).
L’amministrazione, però, deve pagare un pegno. La condizione affinché i più riottosi consiglieri rinunciassero (come hanno fatto) al diritto di utilizzare tutto il tempo a disposizione (20 giorni) per studiare il documento è che si creerà un tavolo comune con l’opposizione per stabilire in che modo, in che direzione e in che quantità quelle risorse debbano essere allocate. Tutto scritto, nero su bianco, su un emendamento approvato all’unanimità e confluito come parte integrante nella delibera (primo firmatario Ugo Forello, il più duro contro la stretta sui tempi, con molti consiglieri di opposizione). La richiesta è stata declinata con l’invito a «costituire un tavolo di consultazione con l’amministrazione attiva e la conferenza dei capigruppo» al fine di «redigere una proposta condivisa di impiego» delle risorse.
Anche se c’è poco da studiare. Si sa che ci sono strade come campi di patate in attesa di essere finanziate per la manutenzione; il primo cittadino nella sua lettera ai consiglieri ha anticipato di volere puntare alla «definizione dei lavori delle fognature di via Messina Marine e del cosiddetto sistema Cala e di via Tiro a segno». Ma lo stesso si può dire della manutenzione di scuole e immobili comunali, dell’eliminazione dei disallineamenti. Non si risolverà tutto con 35 milioni, ma si comincia a dare un segnale. E sarà, sostanzialmente, il vero primo momento di gestione amministrativa del nuovo sindaco che fin qui ha dovuto saltabeccare da un bilancio arretrato all’altro per allineare la situazione contabile di Palazzo delle Aquile col determinante lavoro dell’assessore al Bilancio Carolina Varchi e degli uffici della ragioneria generale. Da questo momento in poi si può dire che comincia veramente l’avventura gestionale di Lagalla.
Le opposizioni ieri hanno alla fine capitolato «per il bene della città», per fare in modo che le risorse e le assunzioni si possano pienamente utilizzare senza alibi. Le assunzioni degli 11 dirigenti tecnici, quella di 14 dirigenti scelti intuitu personae a tempo determinato, la trasformazione di 80 part-time categoria D a tempo pieno e la stabilizzazione del bacino residuo di Lsu contribuiranno a fare funzionare meglio una burocrazia inceppata spesso per carenza di risorse.
«Un segnale importante per la città alla quale adesso potremo dare nuove risposte in termini di opere pubbliche, manutenzioni e servizi», sintetizza il primo cittadino.
In questa partita, comunque, ognuno tenta di ritagliarsi un ruolo di prim’attore: «Con serietà e responsabilità abbiamo contribuito, cucendo e promuovendo il dialogo alla votazione del consuntivo», rivendica Fabrizio Ferrandelli.
«Sblocchiamo investimenti e movimentazione del personale», ribadisce Dario Chinnici. Mentre Dario Bonanno (Dc) saluta il fatto che così «si chiude una fase emergenziale». «Finalmente i conti stanno in piedi», chiosa il leghista Alessandro Anello. Mentre Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia) evidenzia il lato politico dell’operazione «Solo grazie ad un’attenta collaborazione tra i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, l'atto è stato approvato in tempi assolutamente celeri e congrui per il conseguimento degli obiettivi strategici dell’amministrazione».
L’opposizione, compatta (Pd, M5S, Progetto Palermo, Oso e Gruppo Misto) dirama una nota comune: «Approvazione arrivata grazie al contributo e al senso di responsabilità delle minoranze. Un percorso ostacolato dall’ennesimo ritardo con cui la giunta ha presentato la delibera, come ammesso dallo stesso sindaco Lagalla, e dalle divisioni della maggioranza». Mentre il presidente Giulio Tantillo rivendica il ruolo del Consiglio: «È stato svolto in questi mesi un lavoro importante che ha coinvolto tanto la maggioranza quanto l'opposizione. Ringrazio entrambe per il grande senso di responsabilità».
Il prossimo passaggio sarà una variazione di bilancio per potere utilizzare l’avanzo che deve essere impegnato con progetti entro il 30 novembre.
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