Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sperone, Bandita, fiume Oreto: così il Comune vuol far rinascere la costa sud di Palermo

Manca ormai solo il parere del Comitato tecnico scientifico e si potranno mandare a gara i 4 progetti di riqualificazione

La "corsa sud", come l’ha definita l’assessore Maurizio Carta, è giunta al rush finale. Manca ormai solo il parere del Comitato tecnico scientifico e si potranno mandare a gara i 4 progetti di riqualificazione della costa sud di Palermo.

«Il parco al mare dello Sperone, lungomare della Bandita, foce del fiume Oreto e parco Libero Grassi saranno le 4 opere per un valore complessivo 70 milioni di euro - ha spiegato l’assessore Andrea Mineo - 60 milioni arrivano direttamente dai fondi Pnrr, mentre i restanti piovono dalla Regione, in particolare dai fondi Por Fesr (Programma operativo regionale)».

Gli uffici sono al lavoro per l’ultimo step, poi la Zes (Zona economica speciale), diretta da Carlo Amenta e partner fondamentale in questo lunghissimo iter burocratico, farà da stazione appaltante così da poter continuare a esercitare i suoi poteri commissariali. Il ritorno a nuova vita della costa che per decenni è stata lasciata in stato di totale abbandono sembra sempre più vicino per la felicità di chi, la spiaggia di romagnolo, non l’ha mai abbandonata: «Qui molti anni fa era un paradiso - ricorda un bagnante - quando ero più piccolo c’era anche la piscina, era bellissimo. Ora la spazzatura è ovunque, rifiuti, bottiglie, nessuno si è più interessato a questa spiaggia che un tempo era la più frequentata dai palermitani. Ormai è finito tutto, non è rimasto più nulla».

Ma c’è chi vede del positivo e ha notato un leggero miglioramento negli ultimi anni: «Ora è molto meglio - sottolinea Francesca Spataro - hanno spianato la spiaggia, hanno vietato gli accampamenti, si vede che qualcosa si sta muovendo. E anche il mare è rimasto sempre pulito durante questi mesi. Certo, ci sono sempre i vandali - prosegue - c’è chi viene a mangiare e poi lascia spazzatura ovunque nonostante ci siano i cassonetti a pochissimi metri. Questi sono vandali nell’animo». Francesca ha sentito parlare più volte di riqualificazione della zona e spera che questa volta le intenzioni siano serie: «Me lo auguro - dice - lo dicono da un po’ di tempo, poi c’è stato il Covid ne quindi si è bloccato tutto. Speriamo si faccia e che qui la situazioni continui a migliorare».

E c’è anche chi tornando nella propria città per le vacanze riscopre la bellezza (quasi segreta) di Romagnolo: «Vivo in provincia di Bologna - spiega Salvatore Mineo - ma sono originario di Settecannoli, proprio qui vicino. Non ricordavo che da noi ci fosse una spiaggia del genere: pensate che abbiamo affittato una villetta a Mondello e forse siamo un po’ pentiti. Questa possibilità a pochissimi passi dalla città non la ricordavamo. Certo, potrebbe e dovrebbe essere tenuta meglio, qualche servizio in più servirebbe».

Mineo dunque rassicura sull’ultimo passo da compiere: «È stata una corsa di 12 mesi iniziata da zero - dice - bisogna ringraziare la lungimiranza del sindaco Roberto Lagalla nell’individuare la Zes come strumento di raccordo. Questi progetti che a breve andranno in gara avranno anche un effetto positivo sulla zona più interna, l’area industriale. Tutto questo è stato possibile grazie anche al lavoro del vice sindaco Carolina Varchi, che ha sempre intrattenuto i rapporti a livello ministeriale. Adesso aspettiamo il parere del Cts e poi andremo in gara».

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia