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Palermo, le nuove analisi dell'Arpa: nel terreno è rimasta poca diossina

Sono i primi esami sul suolo e hanno messo in evidenza che in sei siti la sostanza tossica è sotto i limiti previsti dalla legge

Incendio Bellolampo

La concentrazione di diossine e furani presenti nel suolo, dopo l’incendio che si è sprigionato dalla discarica di Bellolampo, sarebbe inferiore ai limiti previsti dalla legge. Lo ha messo nero su bianco l’Arpa - l’agenzia regionale per l’ambiente - con una relazione firmata dal direttore ad interim, Vittoria Giudice, che di fatto smorza tantissimo le preoccupazioni sul possibile inquinamento dei terreni nelle aree coinvolte dai roghi di Palermo.

I risultati riguardano sei campioni di «top soil», cioè il primo strato di 10 centimetri di terreno, che sono stati prelevati in un raggio di quattro chilometri dall’impianto - e principalmente nelle zone destinate a pascolo - a Cardillo; in località Inserra nei pressi dell’ospedale Cervello; a Sferracavallo; a Borgo Nuovo vicino alla struttura sanitaria di Villa delle Ginestre; nel comune di Torretta e tra Bellolampo e Baida. Le analisi, realizzate con il supporto del Dipartimento veterinario dell’Asp ed eseguite dal laboratorio dell’agenzia, hanno messo in evidenza che «le concentrazioni di diossine dei primi sei campioni top soil sono inferiori al limite previsto per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale».

Anche i dati di diossina nell’aria sono sotto i livelli di rischio: le centraline dell’Arpa, infatti, hanno registrato una tossicità equivalente in linea, o addirittura inferiore, alla soglia indicata come normale dall’organizzazione mondiale della sanità. Nonostante le rassicurazioni degli esperti e quelle provenienti dagli esami scientifici, il sindaco Lagalla ha deciso di prorogare in via precauzionale fino alla fine del mese l’ordinanza dello scorso 29 luglio che detta alcune istruzioni per tutelare la salute dei cittadini come lavare bene la frutta e mangiarla senza buccia; evitare carne, latticini e uova e non utilizzare per gli animali mangimi e foraggi, oltre alla pulizia speciale delle strade e degli spazi aperti.

Intanto, l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, e i consiglieri comunali Ottavio Zacco e Catia Meli hanno chiesto al sindaco di prorogare il termine per la segnalazione dei danni causati dagli incendi del 24 e 25 luglio che scade domani. Il modulo dovrà essere presentato al protocollo del Comune o tramite pec. Secondo i tre esponenti di Forza Italia, però, è opportuno «concedere il tempo necessario alle numerose famiglie coinvolte, che a causa degli enormi disagi in cui versano non sono ancora riuscite a produrre la documentazione». La Consulta delle professioni, riunita nella Camera di Commercio e presieduta dall’avvocato Antonello Armetta, ha invece pubblicato un vademecum sotto forma di domande e risposte rivolto a cittadini e imprese colpiti dall'emergenza di un mese fa. Il manuale raccoglie tutti i possibili quesiti delle vittime dei roghi provando a fornire una consulenza per la compilazione a chi si è trovato in difficoltà. La Consulta attiverà, grazie alla collaborazione degli ordini professionali che ne fanno parte, iniziative di carattere informativo su quali sportelli, numeri di contatto e quant’altro necessario per creare un collegamento diretto tra i cittadini, le imprese e i professionisti. Le faq sono pubblicate sul sito della Camera di Commercio.

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