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Incendi in Sicilia, Prisco: «Più uomini e più mezzi per affrontare le nuove emergenze»

Il sottosegretario del ministero degli Interni sull'Isola per affrontare la questione dopo l'emergenza affrontata a luglio

Più uomini e mezzi nuovi ed efficienti per affrontare le future emergenze. Il sottosegretario del ministero degli Interni, Emanuele Prisco, scende in Sicilia per affrontare uno dei temi più caldi - è il caso di definirlo così -, delle ultime settimane sull’Isola: nella sede provinciale dei vigili del fuoco di Palermo, il sottosegretario ha incontrato i vertici del comando provinciale, il vice sindaco Carolina Varchi, il prefetto Maria Teresa Cucinotta e il senatore Raoul Russo, affrontando la situazione incendi che hanno avvolto Palermo e la Sicilia Orientale.

Un’emergenza che ha mostrato tutte le fragilità del territorio, che ha visto interventi tardivi su più aree a causa dei pochi uomini e mezzi obsoleti a disposizione. «Il governo sta facendo importanti investimenti per sostituire il parco mezzi con veicoli più all’avanguardia, così da rendere più sicuro l’intervento ma allo stesso tempo dare servizi più efficienti ai cittadini - ha detto Prisco -, stiamo immaginando anche una serie di investimenti sulle sedi per rendere più capillare sul territorio la presenza dei vigili del fuoco».

Misure che servirebbero certamente ad aumentare l’autonomia d’intervento della Regione, che al momento soffre di un’assenza stimata di 400 unità. «Stiamo lavorando - ha sottolineato il sottosegretario -, intanto abbiamo fatto un potenziamento straordinario (1800 unità su tutto il territorio nazionale), che non si vedeva da anni invertendo una cura negativa degli anni precedenti.

Certamente emerge necessità di potenziare ulteriormente la Sicilia per garantire una autonomia di intervento almeno nelle prime ore, anche se va ricordato che nelle oltre 100 squadre impegnate nella lotta agli incendi delle ultime settimane è valsa molto la convenzione antincendi boschivi stipulata con la Regione, uno dei protocolli più importanti che vi sono in Italia». Per il governo dunque l’autonomia di intervento è già una realtà concreta in Sicilia, «i cittadini siciliani sono al sicuro ma si può fare certamente meglio - rilancia Prisco -, l’intenzione, compatibilmente con risorse dello Stato, è quella di fornire più uomini e mezzi ai vigili, che dobbiamo ringraziare: in quei momenti è tutto molto complesso ma la risposta è stata efficiente e di grande professionalità determinazione e coraggio. Qui ci sono assolute eccellenze e la situazione senza di loro sarebbe stata peggiore». Insomma, il governo promettere di ritoccare ulteriormente gli investimenti potenziando ulteriormente il corpo siciliano, musare che viaggiano in parallelo con l’inasprimento delle pene per i piromani: «Il governo ha già inasprito le pene per chi attenta alla vita naturale ma anche dei cittadini e delle imprese: abbiamo aumentato le pene per gli incendi dolosi».

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