Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Al Comune di Palermo altri 68 beni tolti alla mafia

Saranno destinati per far fronte all’emergenza abitativa o a fini sociali

Carolina Varchi

Altri 68 beni confiscati rientrano nella disponibilità del Comune di Palermo. Verranno impiegati per far fronte all’emergenza abitativa o destinati a fini sociali o istituzionali. La delibera è stata approvata dalla giunta presieduta dal sindaco Roberto Lagalla.

«In collaborazione con il vicesindaco Carolina Varchi abbiamo deciso di partecipare alla manifestazione di interesse dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei patrimoni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata - dice l’assessore al Patrimonio Andrea Mineo - perché questi beni possono essere utilizzati per le finalità del Comune. Alcuni potranno ospitare uffici della stessa amministrazione, altri beneficeranno famiglie senza casa, altri ancora saranno destinati alle attività sociali di associazioni o enti». In quest’ultimo caso gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria saranno a carico degli stessi. Anche le famiglie che beneficeranno di appartamenti dovranno pagare gli oneri condominiali ordinari e, se necessario, dovranno farsi carico dell’autorecupero del bene. Gli immobili che verranno utilizzati per fini istituzionali consentiranno «all’amministrazione di dismettere quelli in locazione passiva al fine di realizzare economie di spesa». Tra gli immobili che passeranno nel patrimonio del Comune ci sono appartamenti in condominio, abitazioni indipendenti, magazzini, box, terreni e uffici pubblici.

Caricamento commenti

Commenta la notizia