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Abusivismo edilizio vicino al mare, il sindaco di Carini contro l'ipotesi di sanatoria dell'Ars

Secondo Monteleone, «il piano, se approvato, vanificherà gli sforzi di chi da anni si batte per restituire decoro al territorio». Dal 2015 sul litorale del suo comune sono stati emessi oltre 1.100 provvedimenti repressivi

Demolizioni a Carini

No al progetto di condono edilizio in discussione all'Ars dal sindaco di Carini, uno dei comuni con la costa maggiormente devastata dagli abusi. Secondo Giovì Monteleone, infatti, «l’emendamento proposto dai deputati di Fratelli d’Italia all’Assemblea Regionale Siciliana per condonare gli immobili sulla fascia costiera costruiti nei 150 metri dalla battigia, invece di dare strumenti e risorse per riqualificare le coste, legittima chi ha fatto abusivamente un uso privato del mare e del paesaggio a danno di altri cittadini e del territorio e mette una pietra tombale sui tentativi di chi vuole ripristinare il decoro paesaggistico e restituire un bene prezioso alla pubblica fruizione».

Il sindaco di Carini da anni porta avanti una battaglia contro l’abusivismo edilizio. L'emendamento è stato presentato in Commissione ambiente: modificando i limiti di edificabilità permetterebbe di salvare dalla demolizione centinaia di case costruite fra il 1976 e il 1985.

Dal 2015 sul litorale di Carini sono stati 1.132 i provvedimenti repressivi emessi, tra ordinanze di demolizione, di inottemperanza alla demolizione, di acquisizione al patrimonio comunale e di sgombero. Sono state accertate più di 20 lottizzazioni abusive e 303 immobili ricadenti in zona di inedificabilità assoluta sono stati demoliti. Attualmente, sul lungomare Cristoforo Colombo è in corso l’ennesimo intervento di demolizione che coinvolge solo una porzione di immobile costituita da pianoterra, primo piano e secondo piano. L’altra parte è stata acquisita al patrimonio del Comune e sarà demolita a settembre. «L’immobile - spiega Monteleone - è stato sventrato per evitare durante l’estate le occupazioni abusive». A seguire, sempre nella fascia costiera, saranno demoliti altri sei immobili.

Le demolizioni sono state possibili creando un ufficio ad hoc, collegato al settore patrimonio, per il quale il sindaco ha mantenuto le deleghe. Grazie all’attività degli uffici è stato possibile redigere due regolamenti sia per recuperare fondi da destinare alle demolizioni sia per avere uno strumento che faccia da deterrente per la realizzazione di ulteriori abusi. «Il piano dell'Ars - dice il sindaco - se approvato rischia di vanificare tutti questi sforzi».

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