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Palermo, salvare Villa Costa: Pd e M5S chiedono al Comune di recuperare l'ex caffè letterario

L'immobile in stato di abbandono

Da qualche giorno a Palermo è stata lanciata online dal Comitato Villa Costa una petizione per chiedere l’apertura di un centro culturale e la salvaguardia dell’immobile che si trova nel Verde Terrasi (viale Lazio) dal degrado.

Fino al 2018 nell’immobile era in funzione un caffè letterario divenuto punto di riferimento bibliotecario per i residenti del quartiere e per gli studenti delle zone limitrofe, poi l’abbandono fino alla riapertura del 30 marzo 2022 della sola villa, ma la struttura era stata già ampiamente vandalizzata e continua ad essere inutilizzata.

«Già a gennaio di quest’anno ho presentato una interrogazione formale per chiedere all’amministrazione comunale come intenda recuperare ed usare l’immobile di Villa Costa - dichiara Emanuele Maria Marino, consigliere democratico dell’ottava circoscrizione - ma non ho mai ricevuto risposta. È diritto dei cittadini sapere e decidere insieme con l'amministrazione come utilizzare un bene così prezioso per la comunità. Insieme con il Presidente ed il Consiglio dell’ottava circoscrizione – conclude – stiamo coinvolgendo il Comitato, la Fondazione Gaetano Costa e tutti i soggetti interessati al recupero ed alla valorizzazione della villa e della sua struttura».

«È ormai passato quasi un anno - afferma dal canto suo Concetta Amella, consigliere comunale pentastellato - da quando la nuova sindacatura si è insediata promettendo di rendere la nostra città più vivibile, attraverso una gestione più attenta del verde pubblico. Tuttavia, nonostante queste promesse, continuiamo a non ricevere alcuna risposta riguardo al recupero e alla riapertura di Villa Costa, un luogo simbolico e ricreativo che ha un valore speciale per la comunità palermitana».
Amella sottolinea che «Villa Costa, dedicata al magistrato Gaetano Costa, ucciso dalla mafia nel 1980, è un luogo che rappresenta la lotta contro il crimine organizzato e l'impegno per la giustizia.

Oltre al suo significato simbolico, Villa Costa ospitava anche il Costes, un caffè letterario che fino al 2018 era diventato un punto di riferimento per la movida cittadina». Ormai è solo un ricordo. «Da anni - prosegue Amella - è in un costante declino. Il mancato rinnovo della concessione ha portato all'abbandono progressivo non solo dell'edificio stesso, vandalizzato e che sta letteralmente cadendo a pezzi, ma anche dello spazio verde circostante. In passato, quest'area era utilizzata dai residenti per far giocare i bambini ed è stata recuperata nel 2022 grazie alle istanze avanzate dal comitato di associazioni Villa Costa-Verde Terrasi e sostenute da oltre 5.000 firme inviate al Comune».

L’amministrazione comunale è alla ricerca di una partnership per avviare i lavori di recupero dell'area, ma «nulla - afferma l’esponentde del M5S - è ancora stato fatto. L'immobile è ancora recintato per ragioni di sicurezza, ma il tempo continua a passare senza che l'amministrazione Lagalla mostri alcun segno di interesse o azione concreta. È per questo motivo che ho inviato un'interrogazione al sindaco per chiedere spiegazioni sull'intenzione dell'amministrazione riguardo a Villa Costa. Vogliamo sapere se l'immobile sarà definitivamente smantellato o se sarà recuperato per fini sociali e culturali. In quest'ultimo caso, chiediamo anche di conoscere i fondi disponibili ed il piano progettuale previsto per il recupero dell’area».

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