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Acconto Tari a Palermo, spediti 260 mila avvisi: ecco tutte le scadenze

Riparte la macchina della Tari. L'ufficio tributi sta già recapitando a famiglie, imprese e commercianti i bollettini per il pagamento della prima rata della tassa sui rifiuti solidi urbani. Sono coinvolte in tutto qualcosa come 260 mila utenze. Di cui 210 mila domestiche (famiglie, cioè) e circa 50 mila non domestiche suddivise in 30 categorie produttive: dagli uffici agli ospedali, dalle discoteche ai negozi di abbigliamento, dagli alberghi alle case di cura, dagli artigiani ai bar e così via: tutti elencati sulla base del cosiddetto «coefficiente potenziale di produzione» da cui poi deriva un differente calcolo della tassa. Anche le famiglie sono distinte a seconda del numero dei componenti: in proporzione paga di più un single rispetto a un nucleo con oltre sei persone sotto lo stesso tetto.

La rata d’acconto si deve pagare entro il primo giugno, mentre il 2 dicembre è previsto il conguaglio che verrà calcolato una volta che la delibera sulla Tari verrà approvata dal Consiglio comunale. Si può utilizzare l’F24 o pagoPa che mette a disposizione una più ampia offerta di canali fisici ed online.

Il provvedimento approdato a Sala delle Lapidi, in attesa di essere approvato, prevede un costo complessivo del servizio di 123 milioni 910 mila euro, comprensivo di Iva. Sostanzialmente, circa 9 milioni meno rispetto ai 132 milioni e 212 mila euro del 2022. Si tratta delle somme caricate extra per garantire il pagamento del trasporto dei rifiuti fuori da Bellolampo, ma che ora non hanno più ragione di esistere visto che fra spazi nuovi nelle vecchie vasche e VII vasca in costruzione gli scarti della città vengono gestiti tutti dentro la discarica.

Un servizio di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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