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Palermo, lotta all'evasione fiscale: al Comune assunti nove funzionari per il settore Tributi

Nove funzionari amministrativi entrano in servizio domani al settore Tributi del Comune di Palermo. Si tratta di assunzioni a tempo determinato fino al 31 dicembre di quest’anno, con la possibilità di proroga fino a tre anni, previa assunzione dell’impegno di spesa per l’ulteriore periodo. Le assunzioni sono il frutto della rinegoziazione del Patto tra lo Stato e il Comune.

«Con l’ingresso dei nuovi funzionari - affermano il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il vicesindaco con delega al Bilancio Carolina Varchi - prosegue il contrasto del Comune di Palermo all’evasione fiscale. In questo modo, l’Ufficio Tributi e i servizi ai cittadini contribuenti verranno potenziati. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di aumentare le entrate del Comune. L’amministrazione ha già messo in campo in questi mesi uno sforzo importante per neutralizzare e sterilizzare i gettiti Irpef e, sotto questo aspetto, risultati di un certo rilievo sono già stati ottenuti. Aumentare le percentuali di riscossione significa diminuire il tasso di Irpef e non gravare sulle tasche dei cittadini nei prossimi anni. Se aumentano i contribuenti che pagano le imposte, tutti pagano di meno ed è questo il traguardo che bisogna raggiungere».

«Continua l’impegno di questa amministrazione - spiega l’assessore al Personale Dario Falzone - per rafforzare il personale del Comune, grazie anche alla rinegoziazione del Patto con lo Stato. Con la disponibilità economica di quest’anno sono nove i funzionari amministrativi che entrano in servizio, un numero che contiamo almeno di raddoppiare il prossimo anno».

L'amministrazione comunale ha spiegato anche che queste nove posizioni erano già state selezionate nell'ambito delle attività a sostegno del Pnrr, attingendo dalle graduatorie dell'Asp e sfruttando una norma statale per accelerare i tempi. I nove hanno accettato di avere la proiezione di essere assunti per ulteriori tre anni a patto che andassero a lavorare ai Tributi. Per loro, da domani, cambierà la fonte di finanziamento. Gli stipendi attingeranno al fondo frutto della rinegoziazione del Patto tra lo Stato e il Comune e non più a quelli React Ue.

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