Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, dal Comitato di Sferracavallo no alle discoteche aperte fino alle 3.30

Sferracavallo

«La borgata di Sferracavallo non può perdere la sua bellezza e tranquillità». È l’incipit della lettera appello del Comitato permanente di Sferracavallo rivolta agli amministratori della città di Palermo.

«L’amministrazione comunale e le istituzioni decentrate - prosegue la nota - devono avere una visione che tuteli e garantisca i diritti di tutti, residenti e commercianti. Il nuovo regolamento comunale sulla movida - prossimo all’approvazione in Consiglio comunale - che prevede la possibilità per i locali di Sferracavallo, oltre che di Romagnolo, dell’Addaura e di Mondello, di consentire la musica fino alle 3.30 di notte, va oltre ogni possibile immaginazione e rispetto del viver comune. Non si può trasformare la borgata di Sferracavallo in una discoteca a cielo aperto. Questo è il risultato di scelte che subiamo da anni e che penalizzano chi abita e vive Sferracavallo». La posizione è netta e fa il paio con quella espressa nelle scorse settimane dai residenti dell'Addaura.

«Non c’è una programmazione di interventi - continua il Comitato - e troppo spesso si dimentica di ascoltare le esigenze e le necessità dei cittadini. Le ultime notizie sul nuovo regolamento comunale percorrono sempre la stessa strada ovvero quella che porta al deterioramento della borgata. Dobbiamo scongiurare che ciò avvenga. Non vogliamo che Sferracavallo continui ad essere il ricettacolo di un “turismo cittadino” di massa incline al disordine e a non rispettare le regole. Barcarello, la Zotta e la piazza sono prese d’assalto nel periodo estivo rendendo invivibile la borgata, nonostante l’attivazione delle zone pedonali e dei divieti di sosta».

Parole che mostrano come il malcontento covi da tempo. «Già l’anno scorso - ricorda la lettera -, con un regolamento molto più restrittivo che stabiliva la possibilità di diffondere musica fino alle ore 1.30 di notte, questo Comitato ha sollecitato più volte l’intervento degli organi competenti a causa di molti locali, presenti da Barcarello fino alla piazza, che noncuranti degli abitanti, hanno ogni giorno della settimana diffuso musica ad altissimo volume, impedendo la conduzione di una vita adeguata ai ritmi di lavoro e di riposo a noi cittadini, disturbando la quiete pubblica».

Ma non basta. «Quiete disturbata anche dai frequenti fuochi d'artificio - che spaventano i nostri animali e in generale tutti -, dai disordini, dagli schiamazzi e dalle corse a tutta velocità sul lungomare: tutte attività in prossimità delle abitazioni che determinino un grave problema di sicurezza e di ordine pubblico, in un contesto comunque residenziale. Al di là dell'inquinamento acustico (siamo in riserva) e delle notti insonni - si legge nella lettera -, esiste un problema legato alla circolazione dei mezzi, pubblici e privati. La borgata ha una sola via di accesso, ovvero via Sferracavallo, in cui avviene la confluenza da e per via Nicoletti, da e per Tommaso Natale, da e per Isola delle Femmine (attraverso via Palazzotto), da e per il centro di Sferracavallo: pertanto la stessa non può reggere gli elevati flussi automobilistici, principalmente causati dalla presenza di numerose attività di ristorazione nel territorio e dai fruitori della passeggiata del lungomare Barcarello e della riserva naturale orientata di Capo Gallo, che aumentano considerevolmente nei fine settimana e nel periodo estivo. Inoltre, principalmente nelle ore notturne, il lungomare Barcarello si trasforma in un parcheggio a doppia e tripla fila impedendo, soprattutto ai residenti di via Schillaci (strada a senso unico), di attraversare la strada in sicurezza. Il tema della viabilità va dunque affrontato e risolto in maniera organica e programmatica».

«Ci appelliamo alle autorità competenti - scrive il Comitato - per scongiurare il deterioramento della qualità di vita. È inaccettabile, infatti, per chiunque pensare ad una ripresa dell'economia fatta sulla salute della popolazione, prevalentemente giovanile che frequenta questi locali - abuso di alcol e consumo di droghe - e dei residenti che sono costretti a subire questo stato di fatto. Si tende a privilegiare l’ascolto delle associazioni dei commercianti per ragioni di consenso politico-elettorale senza invece mai ascoltare e valutare le proposte dei residenti. Chiediamo che la borgata venga tutelata, che si possa vivere i luoghi di residenza in sicurezza e nel rispetto di una civile convivenza con l'auspicio che il Comune, promuova iniziative che incentivano divertimenti in sicurezza e che tutelino i residenti contro i disagi indotti dalla movida».

Caricamento commenti

Commenta la notizia