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I 3.7 milioni per la mostra a Cannes bloccati: il Tar boccia il ricorso della società destinataria dei soldi

La sede dell'assessorato regionale al Turismo

La seconda sezione del Tar di Palermo, con una sentenza depositata ieri, ha respinto il ricorso della «Absolute Blue» contro il provvedimento adottato dall’amministrazione regionale siciliana, a seguito dell’accertamento disposto dal presidente Renato Schifani, con il quale sono stati annullati gli atti di affidamento diretto per la vicenda di «Casa Sicilia» a Cannes.

I giudici amministrativi (Cabrini presidente, Giallombardo estensore) - con una decisione che entra subito nel merito - hanno dichiarato la legittimità del provvedimento di autotutela adottato dall’assessorato al Turismo, perché l’aggiudicazione era avvenuta senza gara, in violazione del codice degli appalti, e condannato la società ricorrente al pagamento delle spese legali quantificate in duemila euro. Per i giudici, infatti, la Absolute Blue «non ha dimostrato di essere titolare di diritti di esclusiva» e quindi la Regione «avrebbe dovuto vagliare l’esistenza di soluzioni alternative ragionevoli al fine di dimostrare che nel caso di specie, sarebbe stato necessario realizzare l’evento Casa Sicilia proprio in quell'hotel».

La vicenda è molto nota in Sicilia per le implicazioni politiche che ha avuto. Per la realizzazione di un evento a Cannes, incentrato su una mostra fotografica, la Regione Siciliana-assessorato Turismo si era impegnata a sborsare una somma di 3.7 milioni di euro.

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