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Il presidente del Tar, Veneziano: gli uffici pubblici arrancano in Sicilia

La relazione del presidente del Tar Sicilia, Salvatore Veneziano

«I dati salienti mi sembrano essere due: il tribunale, aldilà delle difficoltà che pure espongo, ha reagito bene, funziona. Ha consentito di imprimere un’accelerazione allo smaltimento dell’arretrato. E, anche all’interno del progetto Pnrr per la giustizia amministrativa, abbiamo conseguito in quest’anno un buon risultato e tutto lascia ben sperare che anche per il 2023 e il 2024 sia confermato».

L’ha detto il presidente del Tar Sicilia Salvatore Veneziano a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario avvenuta questa mattina nelle sede di Palazzo Benso alla presenza di autorità politiche e delle forze dell’ordine

«Un aspetto negativo riguarda le possibili difficoltà della Sicilia riguardo al Pnrr. Si percepisce, come già lo scorso anno, una pubblica amministrazione che arranca, già sull’ordinario. Occorre quindi uno scatto di orgoglio, di impegno, oltre che un’oculata gestione delle risorse umane e strumentali; ma bisogna partire da quelle umane, di qualificazione dell’amministrazione e di sensibilizzazione verso gli obiettivi da raggiungere - aggiunge Veneziano - Questo è importante, questo è un pò lo spirito dell’allarme che ho sentito di lanciare».

«Sugli appalti pubblici c’è uno stop, dato abbastanza preoccupante. Sul contenzioso c’è un calo in termini assoluti, ma quel che è ancora più grave è che c’è una percentuale di contenziosi su vecchie gare e appalti e code di contenzioso. Vedremo in futuro cosa succederà, ma in questo momento il segnale non è positivo».

«Nel corso del 2022 sono stati depositati 2.146 nuovi ricorsi, in decremento di 201 (pari a circa -8,5%) rispetto al totale dei depositi dell’anno precedente. Sensibilmente maggiore il decremento dei ricorsi per motivi aggiunti discesi dai 324 dell’anno 2021 ai 185 dell’anno 2022 (pari a circa il 43%)». «Tra i dati più significativi - ha aggiunto Veneziano - anche la flessione dei ricorsi in materia di edilizia (-164), di autorizzazioni e concessioni (-35), di armi (-33) e di informative antimafia (-12) solo parzialmente bilanciata dall’incremento dei ricorsi in materia di sanità pubblica (+89), professioni e mestieri (+42) ed espropriazioni (+14)».

«L’inaugurazione dell’anno giudiziario è l’occasione per sottolineare l’importanza e il prezioso contributo che il Tar fornisce nell’affermazione della legalità in ambito amministrativo a livello regionale e lo sforzo che i giudici amministrativi hanno messo in campo nello smaltire l’arretrato dei contenziosi, soprattutto dopo i difficili anni della pandemia», ha detto  il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

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