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Ars, manovrina a passo lento: ma vengono approvati i 52 milioni per Comuni ed ex Province

Il presidente Schifani con l'assessore all'Economia Marco Falcone

A ritmo singhiozzante l’Assemblea regionale siciliana sta provando a varare la manovra correttiva da circa 400 milioni. Il via alle votazioni è scattato stamani ma fra proteste dell’opposizione e lunghi interventi in aula dal sapore ostruzionistico, la maggioranza finora è riuscita a portare a casa un solo articolo di peso: quello che stanzia 52 milioni per erogare fondi a Comuni ed ex Province.

Con questi fondi sindaci e commissari dei Liberi Consorzi e delle Città metropolitane potranno compensare parte degli aumenti registrati sul costo dell’energia durante il 2022. In particolare ai Comuni andranno 48 milioni e 4 alle ex Province. Per i Comuni l’assegnazione dei fondi avverrà in proporzione al dato della popolazione residente, per le ex Province a questo parametro si aggiunge quello del numero di scuole presenti sul territorio visto che è proprio per le scuole superiori che questi enti spendono di più. I fondi ai Comuni erano uno dei punti cardine delle variazioni di bilancio, nelle previsioni dell'assessore regionale all'Economia Marco Falcone.

I lavori d'aula hanno visto un'accelerazione, dopo che i deputati della lista civica Sud chiama Nord hanno comunicato all'aula di aver ritirato gli emendamenti. E ciò malgrado appena 24 ore prima in un lungo comunicato avessero annunciato che nulla li avrebbe convinti a fare marcia indietro (neanche i tre milioni che il governo ha concesso alla città di Messina, quartier generale del movimento, per il recupero del territorio dopo le alluvioni…).

L’approvazione della legge di variazioni di bilancio è prevista in serata.

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