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Palermo ospiterà la conferenza regionale sull'immigrazione

Il prossimo 15 dicembre, all’Hotel La Torre di Mondello, Palermo ospiterà la conferenza regionale sull'immigrazione, da dove dovranno venire fuori idee, suggerimenti e proposte per nuovi interventi legislativi. L'annuncio è stato dato da Michela Bongiorno, dirigente dell’Ufficio speciale immigrazione della Regione, nel corso del convegno «Le donne musulmane e gli altri migranti. Realtà, prospettive e testimonianze», indetto dalle associazioni «Prima gli ultimi. Nessuno è straniero», «Di sana pianta» e «Le donne musulmane Fatima».

La conferenza si aprirà con gli interventi del presidente della Regione Renato Schifani e dell’assessore regionale alla Famiglia e al Lavoro Nuccia Albano. Interverranno tra gli altri rappresentanti dei ministeri dell’Interno e del Lavoro e della commissione europea. Saranno affrontati i temi della casa, del lavoro, quelli sanitari, dell’istruzione e della formazione professionale, dei minori stranieri non accompagnati e del contrasto alla tratta, dello sfruttamento lavorativo e delle discriminazioni.

Nel corso del dibattito sono state anche sottolineate le difficoltà dei migranti per quanto riguarda l’inadeguatezza dei locali dell’ufficio stranieri della Questura (le persone sono costrette ad aspettare il proprio turno all’aria aperta esposte al vento, al freddo e al sole). La dirigente di questo ufficio Angela Spatola ha replicato dicendo che i locali di cui dispone «non consentono di attendere il turno in un ambiente al chiuso e che le lunghe attese potrebbero essere ridotte notevolmente se le persone convocate si presentassero agli orari previsti, e non anche tre o quattro ore prima».

Sul banco degli accusati il servizio anagrafe. «Non è più tollerabile - ha detto il presidente di "Prima gli ultimi. Nessuno è straniero" Rino Canzoneri - quanto sta accadendo in città per avere la carta di identità, la residenza ed altre certificazioni che riguardano la propria posizione anagrafica. Gli appuntamenti vengono dati dopo diversi mesi dalla richiesta e le certificazioni sono come una chimera».

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