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Nasce la Rete oncologica in Sicilia: obiettivo cure migliori ai malati di tumore

L'assessore Giovanna Volo durante il suo intervento

Mettere in collegamento i centri specialistici che si occupano delle cinque patologie oncologiche più diffuse: i tumori della mammella, del colon retto, della prostata, dell’ovaio e del polmone. Fornire ai cittadini tutte le informazioni utili che vanno dalla prevenzione, ai percorsi diagnostici, alle terapie, ai protocolli clinico sperimentali, fino alle cure palliative che per i pazienti terminali. Permettere alla collettività, attraverso il portale istituzionale della Regione Sicilia «Costruire salute», di consultare una mappa interattiva, ulteriormente potenziata recentemente, che risponde a tutte le domande in tema di sanità: centri specialistici, prenotazione delle visite, cure disponibili, farmaci innovativi. La Rete Oncologica Siciliana è stata presentata questa mattina nel corso di un seminario promosso e organizzato dall’assessorato regionale alla Salute allo Steri di Palermo, per divulgare il suo percorso istituzionale e clinico con un confronto tra professionisti sanitari, dirigenti regionali e associazioni.

«Lo sviluppo della Rete oncologica siciliana - dice il presidente della Regione Renato Schifani - si traduce nella possibilità, offerta ai cittadini, di accedere alle cure migliori su tutto il territorio regionale in modo uniforme ed equo. Questo, inoltre, permetterà ai pazienti di essere curati vicino alla propria casa, ai propri cari, riducendo in modo sensibile il fenomeno della migrazione sanitaria». In particolare, oltre ai nuovi percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta), l'incontro allo Steri è servito per mostrare agli addetti ai lavori e al pubblico la nuova sezione del portale Costruire Salute dedicata alla Reos. Un insieme di pagine in cui si possono trovare tutte le informazioni necessarie per la prevenzione e la cura e dove è possibile consultare una mappa interattiva della Sicilia. Una volta selezionata la patologia tumorale di riferimento, saranno visualizzati tutti i centri presenti sul territorio regionale per l'assistenza di quel particolare tipo di tumore. All'individuazione del centro, corrisponderanno anche l'indicazione del referente della struttura e le indicazioni stradali per raggiungere il luogo nel minor tempo possibile.

«Oggi - dice l’assessore alla Salute Giovanna Volo, intervenuta nel corso del seminario - segniamo il raggiungimento di un obiettivo importantissimo. Attraverso la Reos costruiremo una stretta sinergia tra strutture sanitarie e territorio. Quest'ultimo, infatti, dovrà farsi carico della cura di pazienti oncologici in fase di remissione che non necessitano di assistenza ad alta intensità. Il nostro obiettivo è quello di includere nel sistema tutte le componenti della sanità».

«La Rete oncologica siciliana - aggiunge l’assessore alla Famiglia Nuccia Albano - deve rispettare le linee guida nazionali, garantire gli utenti con percorsi diagnostici uguali a quelli delle regioni più avanzate, evitando così il ricorso a cure fuori dall'Isola che, da un lato, incidono sull’economia delle famiglie e, dall’altro, costituiscono un danno psicologico per i pazienti che devono affrontare viaggi lontani dagli affetti più cari».

«Parlare di rete in sanità è fondamentale - riprende l'assessore Volo - perché avere una Rete Oncologica vuol dire dare ai pazienti una risposta continua, a partire dalla prevenzione che è fondamentale, e assicurare cure di livello altamente specialistico e scientifico anche nelle fasi successive alla malattia acuta, possibilmente a domicilio. Integreremo la Rete per assicurare ai pazienti oncologici una buona qualità di vita, anche psicologica, contando pure sul fantastico lavoro svolto dalle associazioni di volontari».

«La Rete Oncologica Siciliana ha avuto una ripresa e una rivisitazione nel 2019: in questi tre anni, in cui abbiamo vissuto anche una pandemia, siamo riusciti a portare avanti una progettualità importantissima per i pazienti che hanno trovato un punto di riferimento nell’ambito delle cinque patologie oncologiche più diffuse. Fortunatamente la pandemia non ha bloccato le terapie, ma purtroppo ha rallentato la prevenzione e con essa le diagnosi precoci», sottolinea Vincenzo Adamo, coordinatore della Rete. Saranno inoltre istituiti nuovi percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (Pdta), fondamentali per collegare il territorio ai centri specialistici oncologici, in cui verrà raccolto tutto l'iter dei pazienti dalla diagnosi alle cure per essere inseriti all’interno della Rete, qualora le strutture rispondano ai requisiti di alta specializzazione: volume degli interventi, tecnologia, esperienza. «Siamo di fronte a un traguardo sociale di capillarità che mette in rete i centri oncologici d’eccellenza siciliani per raggiungere tutti i cittadini nell’Isola.

Purtroppo in Sicilia i tumori sono la seconda causa di morte: solo nel 2019 sono stati 12.700 i decessi, con oltre 30 mila ricoveri nei tre anni precedenti legati a malattie oncologiche», conclude Maria Grazia Furnari, dirigente del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità.

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