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Regione, pronto il piano di Schifani per disinnescare le contestazioni della Corte dei Conti

L'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti (foto Fucarini)

Il primo confronto fra la Corte dei Conti e la Regione Siciliana è fissato per stamani. L’assessore all’Economia, Marco Falcone, illustrerà la lunga memoria difensiva con cui il governo Schifani prova a smontare le contestazioni dei magistrati contabili: un faldone di oltre 600 pagine traducibili nel rischio di dover fare una manovra correttiva da quasi un miliardo.

Anche se la decisione finale dei giudici contabili è attesa per il 3 dicembre. molto si gioca oggi. Secondo le contestazioni già depositate, nell’approvare il bilancio del 2020 la Regione ha spalmato in 10 anni la copertura di un maxi disavanzo degli anni precedenti che, in base alle regole in vigore in quel momento, andava invece coperto in 3 anni. In più è stato finanziato con 160 milioni il trasporto pubblico locale malgrado la legge che legittimava la spesa fosse stata impugnata dallo Stato. Da qui l’obbligo di accantonare almeno 900 milioni. Ma la tesi della Regione è che il governo dell’epoca si è mosso in virtù di un quadro normativo in evoluzione che di lì a poco avrebbe legittimato le scelte più convenienti. La memoria difensiva che Falcone ha già depositato è tutta incentrata su questioni di diritto, anche se anticipa la volontà di correggere alcuni errori che vengono subito ammessi.

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