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Palermo e l'allarme crack, Lagalla: «Troppe giovani vite perdute, l'associazionismo ci aiuti»

Il sindaco Roberto Lagalla

Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla raccoglie l'allarme per la diffusione del crack in città e studia con le altre autorità le possibili soluzioni. «Esiste un fenomeno che fa dell’eccesso, dell’esasperazione e delle facili scorciatoie un punto di drammatica pericolosità. Ne abbiamo parlato con il prefetto nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica - dice Lagalla all'agenzia Agi -  ma dovremo ulteriormente rafforzare la vigilanza, già presente, sul territorio: la dimensione del fenomeno deve essere contenuta nel migliore e più efficace modo possibile, perché non possiamo permetterci il dramma di perdere giovani vite».

Negli ultimi giorni il crack ha di nuovo ucciso un ragazzo nel capoluogo siciliano, come segnalato dal Comitato cittadino Liberi Tutti, che ha anche organizzato un incontro pubblico in uno dei luoghi più frequentati dai consumatori, piazzetta Brunaccini, a Ballarò. «Noi - ha aggiunto Lagalla. rispondendo a una domanda sulla difficoltà di censire queste morti per droga - possiamo agire di fronte a cose note, attraverso i servizi sociali. Stiamo lavorando in questi giorni alla riprogrammazione dei fondi sociali, che sono stati implementati e in cui abbiamo inserito risorse destinate a condizioni speciali come questa. Chiediamo l’aiuto del volontariato e dell’associazionismo, ma certamente non ho avuto né rifiutato proposte che andassero in questa direzione».

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