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Medaglia d'oro di Mattarella al procuratore Pietro Scaglione ucciso dalla mafia

Il Procuratore Pietro Scaglione

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, su proposta del ministro dell’Interno, la medaglia d’oro al procuratore Pietro Scaglione. Il magistrato venne ucciso il 5 maggio 1971 con l’agente Antonio Lorusso.
Del delitto fu accusato il boss Luciano Liggio contro il quale Scaglione aveva emesso un ordine di cattura nell’ambito di un’inchiesta sulla «nuova mafia» e sull’ascesa dei corleonesi. Liggio, processato a Genova per legittima suspicione, venne però assolto.
La mano della mafia nell’uccisione del magistrato è comunque delineata dall’inchiesta e dallo stesso processo. Una conferma della matrice del delitto si ritrova ora nella motivazione con cui è stata assegnata la medaglia d’oro che sarà consegnata il 21 settembre in Prefettura al figlio del procuratore, Antonio Scaglione.
Il magistrato, si legge nelle motivazioni dell’onorificenza, “fu vittima di un attacco della mafia». Il suo fu «straordinario esempio di senso del dovere e di spirito di sacrificio».
Anche all’agente Antonio Lorusso è stata assegnata la medaglia d’oro che è stata già consegnata nel luglio scorso al figlio Salvatore nel corso della Festa della polizia penitenziaria svoltasi a Roma.

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