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Palermo, il centro Arcobaleno: «Il Comune non paga, dobbiamo chiudere»

La struttura fondata da don Pino Puglisi vanta un credito di 18 mila euro, gli assessori Pennino e Tirrito prendono in carico la "vertenza"

Alcune attività al centro Arcobaleno

«Stiamo chiudendo, non abbiamo più soldi per andare avanti». Questo il grido disperato di aiuto e di dolore di Anna Alonzo, suora missionaria che dal 2011 gestisce il centro Arcobaleno 3P. La struttura, messa in piedi da padre Pino Puglisi, oggi ospita un mosaico di umanità fatto di persone che vivono in un forte disagio sociale e che cercano di andare avanti con dignità. Al momento sono 17 le persone ospitate all’interno della struttura: tra loro famiglie italiane, rom, migranti, persone agli arresti domiciliari e tanti bambini. Lo scrive Davide Ferrara sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.

Adesso, però, sembra tutto finito: «Non riusciamo più ad andare avanti - spiega la missionaria -. Vantiamo, in teoria, un credito con il Comune di circa 18 mila euro. Soldi che, però, non abbiamo mai visto». Da dicembre il centro cerca di trovare un accordo con l’amministrazione comunale per l’accredito delle somme e, adesso, sembra non ci sia più tempo. I nuovi assessori Rosi Pennino e Antonella Tirrito hanno già preso in carico la "vertenza".

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