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Amat di Palermo, ritardo di 20 giorni nel pagamento degli stipendi

«Con venti giorni di ritardo i lavoratori dell’Amat di Palermo, la società del trasporto pubblico partecipata dal Comune, percepiranno le paghe e, purtroppo, non è la prima volta che succede. Si tratta delle retribuzioni dello scorso giugno, quando siamo quasi arrivati alla scadenza di quelle del mese corrente. Anche le retribuzioni di luglio sono fortemente a rischio». Lo dicono i segretari dei sindacati Franco Mineo (Cgil), Franco Trupia (Uil), Fabio Danesvalle (Cisal), Corrado Di Maria (Ugl), Carlo Cataldi (Cobas) e Giuseppe Taormina (Orsa).

«Il Comune di Palermo - aggiungono - finora non è riuscito a sintonizzarsi in maniera ottimale con la direzione eonomico-finanziaria dell’Amat, tanto da trovare continui orpelli per ritardare fortemente i pagamenti delle fatture emesse dall’azienda a carico del socio unico. E’ naturale che i lavoratori siano indotti a pensar male in merito alla volontarietà dei ritardi del socio unico, visti gli ostruzionismi ripetuti (quinquennali) dei burocrati del Comune che stanno azzoppando il presente e il futuro dell’azienda. La precedente amministrazione ha lasciato una pesante eredità che, oltre a riportare i problemi strutturali, è pur sempre accompagnata dalla stessa burocrazia che non li risolve e, semmai ce ne fossero stati, anche gli errori che impedivano e continuano ad impedire il regolare pagamento degli stipendi dei lavoratori dell’Amat».

«’Non è corretto, né umano, né dignitoso lasciare i lavoratori senza retribuzioni, coinvolgendoli nelle beghe o negli errori degli amministratori dell’Amat o del Comunè - precisano le sigle sindacali -. Questa in sintesi è stata la dichiarazione del sindaco Lagalla (almeno così riportata). È proprio al primo cittadino che intendiamo rivolgere l’appello affinchè intervenga urgentemente per assicurare quanto prima la corresponsione delle risorse necessarie e contrattualmente previste per Amat, fondamentali per la prosecuzione del servizio, rammentando al contempo le difficoltà vissute dai cittadini per la scarsità del servizio ricevuto, a causa della mancanza di autisti, i quali, secondo recente graduatoria concorsuale, sono già disponibili ed idonei».

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