«Lagalla è un signore che con la sua assenza ieri ha deciso da che parte stare. È lui che ha scelto alcuni compagni di viaggio, noi no e non solo non li abbiamo scelto, ma li combattiamo a viso aperto. Deve giustificare la sedia vuota, in una delle giornate più importanti della storia di questa splendida terra». Lo ha detto Francesco Boccia, responsabile enti locali del Pd, a Villa Filippina, a Palermo, con il candidato sindaco dell’area progressista Franco Miceli, a proposito dell’assenza di ieri del candidato sindaco del centrodestra alle manifestazioni per il trentesimo anniversario delle stragi di mafia.
«Lagalla - ha aggiunto l’ex ministro - è la stessa persona sostenuta dai partiti di destra che hanno votato contro il Pnrr e che ora parlano. Qualcuno glielo ricordi che i suoi sostenitori da Fratelli d’Italia alla Lega, passando per Forza Italia, il 15 luglio 2020 votarono contro il Pnrr. Ognuno di noi è giudicato dalle azioni e non dalle parole». Il responsabile enti locali del Pd ha ricordato quei giorni a margine dell’incontro. «Noi - ha affermato - facemmo un negoziato molto duro con il presidente Conte e con Gualtieri, allora ministro dell’Economia, e ottenemmo quelle risorse che oggi sono tutte in capo ai Comuni ma che i Comuni devono essere in grado di spendere».
Boccia ha anche parlato delle cose da fare a Palermo. «Il Patto per Palermo - ha detto - nasce sulla falsariga dell’impegno che il Pd e i partiti tutti presenti in Parlamento, che sostengono Franco Miceli, hanno già fatto in altre città italiane e penso che mai come in questo momento l'impegno non può essere di un uomo solo ma di una comunità intera. È lo stesso lavoro fatto per Napoli. Il debito sarà spalmato, ci sarà l’accollo del debito, come nel caso del capoluogo campano e come sollecitava il sindaco Leoluca Orlando che chiedeva un trattamento paritario tra le due città».
«Crediamo in Miceli nella sua storia, nella sua visione di sviluppo armonico urbanistico di rigenerazione urbana - ha aggiunto Boccia -. Tornerò qui dopo le elezioni come ho fatto a Napoli perché il Patto per Palermo lo trasformeremo in azioni concrete. Ora le risorse ci sono, abbiamo già ottenuto 46 miliardi dei 209 che noi abbiamo portato in Italia e però bisogna utilizzarli e questa città ha bisogno di persone serie e perbene come Miceli».
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