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Elezioni a Palermo: il centrodestra cerca una difficile unità, centrosinistra compatto su Miceli

Le transenne

Ancora è tanta la confusione sotto il cielo del centrodestra per la scelta del candidato a sindaco di Palermo mentre a sinistra si cerca di compattare la coalizione attorno al nome di Francesco Miceli anche se altri candidati sono già al lavoro. Qualcosa di più definito potrà delinearsi nel prossimo fine settimana. "Francesco Cascio è il nostro candidato a sindaco di Palermo. Nei prossimi giorni ufficializzeremo la sua candidatura", ha detto il coordinatore regionale di Forza Italia e presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, parlando con i giornalisti a proposito delle prossime elezioni amministrative. Venerdì è previsto il ritorno in Sicilia di Lica Ronzulli la senatrice che ha il compito di ricompattare le fila degli azzurri.
Ancora in campo restano gli altri candidati del centrodestra: a partire da Francesco Scoma della Lega. "Aspetto un segnale dal mio partito", dice. "Serve capire", spiega ancora Scoma, "chi sono i soci della coalizione". "C'è ancora grande confusione sotto il cielo di Palermo. Tra titoli fantasiosi e parentesi dubitative, discese in campo e abbandoni, manifesti e video promozionali sfilano decine di potenziali sindaci ed assessori", dice il vice presidente dell’Assemblea regionale siciliana e leader del Movimento Nuova Autonomia, Roberto Di Mauro. "Ad un certo punto, però, i cittadini palermitani dovranno andare a votare - aggiunge -. Noi autonomisti siamo pronti e abbiamo messo a disposizione dei nostri alleati anche un’ottima candidatura, quella di Totò Lentini". "Sono candidato fino alla fine", spiega il deputato regionale, "sono stato uno dei primi ad ufficializzare il mio nome ed è mio interesse rimanere con la mia candidatura".
Intanto Fabrizio Ferrandelli ha presentato il simbolo della sua prima lista a sostegno della corsa a sindaco. "Siamo in campo senza ma e senza se e siamo in campo a seguito di un progetto chiaro per la città di Palermo. C'è ancora un imbarazzante balletto tra totonomine senza avere senza un progetto per Palermo. Questo è il motivo che ci ha spinto a rompere gli indugi", ha spiegato dalla Sala Rostagno di Palazzo delle Aquile. Quindi sugli altri candidati aggiunge "i nomi sono tutti eccellenti, rispettiamo persone e nomi. Ma non lo spettacolo che le forze politiche hanno messo in campo, forze politiche alle quali abbiamo chiesto già da tempo di collaborare per risolvere i problemi di Palermo ma che non ci hanno mai risposto".

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