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Elezioni a Palermo, Mangano: "Tra i progressisti manca una linea comune"

"La coalizione progressista sembra non essere in grado di trovare una linea comune per la scelta del candidato o della candidata sindaco di Palermo, nonostante la disponibilità di ben cinque nomi, non certamente di basso profilo e in grado di competere con i possibili candidati del centrodestra". Così Alberto Mangano, ex assessore ed ex consigliere comunale, che recentemente ha raccolto oltre 300 firme di medici, professori universitari, scrittori registi, politici e giornalisti che lo hanno candidato a candidarsi come sindaco del capoluogo siciliano. "Non si sono volute le primarie - continua Mangano - che avrebbero messo in movimento la parte più attiva della società civile della nostra città. Si perde altro tempo prezioso su una candidatura, quella di Franco Miceli, che potrebbe essere accolta dagli altri potenziali candidati, perché non si vuole rinunciare al metodo della spartizione nei futuri scenari elettorali, anteponendolo alla visione della Palermo che vogliamo. Se i candidati proposti decidessero di convergere su uno o una dì loro, la coalizione dovrebbe accoglierla per evidente mancanza di alternative e personalmente mi attiverò in questa prospettiva".

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