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Targa Florio, spiragli sul progetto ferroviario: "Da Rfi disponibilità a valutare proposte alternative"

Mentre cresce la protesta e fioccano le richieste di tutelare il patrimonio storico e culturale della Targa Florio, arrivano le prime rassicurazioni che il progetto del raddoppio della ferrovia Palermo-Catania-Messina non intaccherà il percorso della gara e soprattutto Floriopoli, ovvero il complesso di tribune, box e paddock voluto da Vincenzo Florio.

Lo spiraglio arriva dall'incontro di questa mattina tra esponenti del Pd e il commissario straordinario per alcune opere ferroviarie in Sicilia Filippo Palazzo il quale avrebbe manifestato massima disponibilità, anche da parte di Rfi, affinchè il progetto ferroviario non modifichi lo storico percorso della Targa Florio.

Il parlamentare Carmelo Miceli e il responsabile Enti Locali Dem Marco Guerriero che hanno partecipato all'incontro, hanno valutato “molto positivo” il colloquio". E aggiungono: “La massima apertura alla valutazione di proposte tecniche alternative che arriveranno dalle amministrazioni comunali interessate crediamo sia il modo migliore per evitare strappi, cortocircuiti e contraddizioni tra lo Stato, la Regione Siciliana e la Città Metropolitana di Palermo, tra l’esigenza atavica di infrastrutture della nostra Isola e il diritto e dovere di tutte le istituzioni coinvolte di preservare quel patrimonio storico, culturale, naturalistico e sportivo che la Targa Florio, il suo circuito e Floriopoli rappresentano per la provincia di Palermo e per tutta la Sicilia".

E dopo l'interrogazione depositata in commissione Ambiente alla Camera dallo stesso Miceli, arriva anche quella del gruppo del Pd all'Ars, primo firmatario il capogruppo Giuseppe Lupo, e rivolta all'assessore per i Beni culturali e l'indentità siciliana, Alberto Samonà. Nel testo si chiede all'assessore e ai suoi uffici se siano a conoscenza del progetto Rfi per la realizzazione della tratta ferroviaria Palermo-Catania-Messina e del fatto che alcune infrastrutture accessorie interferiscano con lo storico circuito automobilistico della Targa Florio.
L'atto ispettivo chiede come l'assessorato "intenda far valere, già nella fase di valutazione d'impatto ambientale, le prerogative della Regione Siciliana titolare del vincolo apposto sui tracciati della Targa Florio. Se non ritiene che con Rfi debba essere avviato un confronto per l'adozione di soluzioni progettuali che consentano la salvaguardia della integrità del tracciato e dei luoghi attraversati dalla corsa più antica al mondo".

A difesa del patrimonio della Targa Florio si muove anche il centrodestra. In una nota Vincenzo Figuccia, deputato regionale della Lega e coordinatore provinciale del partito a Palermo si oppone fermamente all'ipotesi che il circuito della targa Florio venga intaccato dal progetto Rfi per il raddoppio ferroviario. "La rinomata Targa Florio, la gara automobilistica più antica al mondo, nata oltre un secolo fa, è un patrimonio di tutti - aggiunge - che va tutelato da ogni forma di invasione ingiustificata sul patrimonio naturale, storico, sportivo, culturale e turistico che interessa quel comprensorio. È comprensibile la preoccupazione dei sindaci dell'area madonita, ai quali va tutto il nostro sostegno e l'impegno che nei prossimi giorni possano essere sentiti in Commissione ambiente all'Ars i vertici di Rfi per fare chiarezza. La storia e il turismo della nostra terra - conclude -non vanno mai sacrificati in nome di altri interessi e per questo siamo pronti a fare battaglia chiedendo una profonda revisione del progetto ferroviario".

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