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Scontro in Consiglio sulla nuova linea del tram a Palermo

Una recente protesta contro l'ipotesi di realizzare la linea del tram in via Libertà

Il tram a Palermo continua ad essere al centro delle polemiche. La consigliera comunale Giulia Argiroffi, ex M5s ora del gruppo Oso, nel corso della seduta odierna, a Palazzo delle Aquile, ha annunciato che la società Icmq, incaricata di valutare il progetto, alla luce delle integrazioni di documenti che erano state richieste, ha dichiarato non approvabile il progetto Tram sottolineando che sarebbe stata dunque confermata l’incapacità progettuale che il gruppo consiliare ha più volte denunciato. Non si è fatta attendere la reazione dell’assessore Giusto Catania: "La consigliera Argiroffi trasforma i suoi desideri in verità - dichiara -. Oggi ha dichiarato in Consiglio comunale che la società incaricata di fare la verifica del progetto del sistema tramviario della città di Palermo avrebbe dichiarato il progetto 'non approvabilè. Siamo ormai abituati alle bugie della consigliera ma stavolta credo che abbia esagerato nel diffondere una notizia, semplicemente, falsa".

"Nelle conclusioni del 'rapporto di ispezione intermediò (quindi non finale!) redatto dalla società Icmq - aggiunge Catania - si può leggere testualmente: 'Si riportano a titolo esemplificativo tre tematiche di particolare rilievo che necessitano di chiarimenti/integrazioni ossia: Tipologia di veicolo; Gestione del progetto e della risoluzione delle interferenze; Definizione del Computo Metrico Estimativo. La risoluzione delle 'Non Conformità' e delle 'Osservazionì riscontrate e segnalate nei capitoli precedenti consentirà nella prossima fase di controllo una valutazione positiva delle verifiche effettuate ai sensi della normativa vigente e finalizzate alla validazione del progetto da parte del Responsabile del Procedimentò".

"Si parla di richiesta di chiarimenti e integrazioni che consentiranno la validazione del progetto, nessuna bocciatura in vista - sottolinea Giusto Catania -. La consigliera Argiroffi, con le sue interpretazioni fantasiosi, ha dichiarato bocciato il progetto del tram almeno una decina di volte: dal Ministero delle Infrastrutture, dal Genio Civile, dal Consiglio Superiore dei lavori pubblici, dalla Commissione VIA/VAS, dalla Soprintendenza ai beni culturali. Credo che il Consiglio comunale e l'Amministrazione comunale di Palermo debbano assumere iniziative, a tutela delle credibilità delle istituzioni, al fine di evitare il diffondersi costante di simili falsità".

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