«La mia comunità è sotto shock per quello che abbiamo visto e letto questa mattina. Questi ragazzi assistiti dalla struttura Suor Rosina La Grua erano figli, amici nostri. Il pomeriggio venivano in paese, Si sedevano nei bar e stavano con noi. L’accoglienza e l'integrazione lavorativa è sempre stato un vanto per noi». È quanto ha dichiarato il sindaco di Castelbuono, Mario Cicero.
Cicero: «Difenderò il mio comune»
«L'integrazione dei disabili nel mio comune - aggiunge il sindaco - è stato sempre un punto importante dell’attività amministrativa. Abbiamo realizzato tante attività nel mondo del lavoro. Ancora ieri portavo ad esempio il lavoro svolto verso i disabili. Siamo molto amareggiati per quanto è successo. Se dovessero essere accertati gli episodi di violenza subiti dai disabili ospiti dalla struttura, dovrò tutelare l’immagine del mio comune. Ancora non so in che modo, ma qualche cosa dovrò fare. Non è accettabile che possano succedere queste cose in strutture che devono assistere e rendere dignitosa la vita dei pazienti».
La Cisl: «Serve una scelta oculata delle strutture»
«Il quadro che emerge dall’inchiesta condotta dalle fiamme gialle a Castelbuono - commenta il segretario generale Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana - è desolante e terrificante e contro ogni diritto della persona e del rispetto dell’essere umano. Un plauso va agli inquirenti e siamo dell’idea che siano necessari controlli a tappeto sistematici e incisivi a garanzia delle persone e della loro salute sulle strutture che si occupano dei più fragili che hanno bisogno di assistenza professionale adeguata e di tante attenzioni, e invece spesso si scopre finiscono con l’essere vittime di uno scenario orribile».
Nel corso del suo intervento al congresso della Federazione pensionati della Cisl Palermo Trapani, La Piana ha osservato che «ad aggravare la cosa c'è il fatto che la struttura risulta anche convenzionata con l’Asp e che si definiva di riabilitazione. Come la nostra Federazione pensionati chiede da sempre, serve una verifica e una mappatura dettagliata. È deprecabile apprendere che esistono ancora questi luoghi che gli inquirenti definiscono da tortura. Serve chiarezza e soprattutto mettere al centro il rispetto dei fragili dei cosiddetti "ultimi" nella scelta delle strutture convenzionate».
Forza Italia: «Subito la legge per la videosorveglianza»
«Le inaudite e disumane torture subite dagli ospiti disabili di una casa di cura di Palermo - dichiara la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria - pesano come macigni sulla coscienza del legislatore. Da anni chiedo l’approvazione della mia legge per l’installazione di sistemi di videosorveglianza in asili e strutture per anziani e disabili, ma l’inspiegabile inerzia della sinistra ha fatto cadere ogni appello nel vuoto». Calabria è prima firmataria della proposta di legge approvata alla Camera. «Il risultato - prosegue - è il ripetersi di abusi e violenze gravissimi che avrebbero potuto e dovuto essere evitati attraverso una seria prevenzione. Ora basta. Ci aspettiamo che la legge venga subito sbloccata in Senato e che il governo tenga fede all’impegno preso di finanziare adeguatamente in manovra questa misura», conclude.
Fratelli d'Italia: «Serve un calendario dei controlli»
Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars e componente della commissione salute, afferma che «i controlli nelle Rsa e nelle case di cura e di riposo vanno intensificati e calendarizzati da parte delle Asp dei territori, affinché le norme siano applicate in modo preciso e stringente. È impensabile - aggiunge - che si possano registrare nel 2021 ancora questi maltrattamenti di disabili che ci mortificano come comunità civile».
Per Elvira Amata «il rispetto per disabili, anziani e sofferenti a vario titolo è un dovere etico e chi gestisce le case di cura deve rispettare tutti i requisiti e gli standard di sicurezza. È intollerabile leggere di maltrattamenti, torture e persino sequestri di persona nell’ambito di una indagine sulle case di cura. Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili, una volta definiti gli accertamenti giudiziari, possano pagare per i gravissimi fatti che oggi vengono loro addebitati».
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