«Proporre la metropolitana automatica leggera in alternativa al sistema tranviario è un modo per non affrontare seriamente il tema complesso della mobilità a Palermo. Sarebbe una follia gigantesca quella di buttare a mare il progetto definitivo del tram, interamente finanziato e con tutti i pareri favorevoli, per realizzare una metropolitana, che ha un iter progettuale solo in fase embrionale ed è priva di finanziamento». Lo scrive in un post nei suoi profili su Facebook l’assessore comunale alla Mobilità Giusto Catania, dopo le dichiarazioni del senatore Davide Faraone di Italia Viva, che nei giorni scorsi è stato lanciato dal suo leader Matteo Renzi come candidato a sindaco di Palermo.
«L'amministrazione comunale - aggiunge Catania - ha inserito sia la Mal che il tram nella sua pianificazione (Prg e Pums) perché si tratta di due sistemi con una diversa capacità di trasporto e che rispondono a distinte domande di mobilità. Pure i bambini - sottolinea Catania - si sono accorti che siamo davanti ad una proposta propagandistica, funzionale ad eventuali accordi elettorali e a spostare l’attenzione dalla scelta criminale di tagliare la linea A del tram».
«Personalmente - concluide Catania - non ho nulla in contrario al fatto che il senatore Faraone, con la sua rinomata influenza politica, riesca a fare arrivare a Palermo oltre tre miliardi di euro per realizzare la metropolitana e neppure al fatto che, con un colpo di bacchetta magica, possa metterla in esercizio in quattro anni».
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