«Sarebbe incomprensibile per i cittadini la situazione paradossale che si verificherebbe se, proprio negli stessi giorni in cui tutto il Paese, e tutta la comunità internazionale, sono uniti nel ricordo delle vittime della strage di Capaci, venisse compiuta la demolizione di un impianto normativo fortemente voluto da Giovanni Falcone, e venisse aperta la strada alla scarcerazione di coloro che hanno voluto e attuato questa vera e propria scena di guerra, questo attacco terroristico finalizzato a mettere lo Stato in ginocchio, e non hanno poi mostrato neppure il minimo segno di ravvedimento, neppure il minimo rispetto per le vittime, per il loro dolore, per il loro bisogno di verità». Lo ha detto il presidente del tribunale di Palermo Antonio Balsamo sentito dalla Commissione Giustizia della Camera sulla riforma dell’ergastolo ostativo in rappresentanza della Fondazione Falcone che ha presentato una proposta di legge in materia.
«La posta in gioco è altissima. - ha spiegato - Dopo che lo Stato ha vinto tante battaglie contro la mafia, non possiamo perdere la guerra. Siamo sicuri che, con un impegno corale delle istituzioni, questo risultato può essere benissimo evitato, e si può anzi dare vita a una legislazione che può divenire un importante fattore di credibilità nel nostro Stato nel contesto europeo proprio per la capacità di realizzare una tutela veramente esemplare dei diritti fondamentali».
«A partire proprio dal diritto alla speranza - ha aggiunto - Il significato del diritto alla speranza è stato chiarito in modo efficacissimo da chi ha coniato questa espressione, la giudice irlandese Ann Power Forde che ha dato un contributo essenziale alla sentenza della Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo nel caso Vinter c. Regno Unito, che è il leading case in questa materia: il significato profondo del diritto alla speranza è di dare anche agli autori dei reati più gravi la possibilità di riscattarsi per gli errori commessi».
«Il modo più autentico di consentire questo riscatto è di dare agli autori dei reati una seria opportunità di riparare il danno arrecato alle vittime e alla società, attraverso un’azione positiva e responsabile per il futuro», ha concluso.
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