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Polemica sulla fiction "Lady Corleone": invito al boicottaggio. I produttori: "È solo un cognome"

Il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi

Da un lato il Comune, dall'altro i produttori. La polemica sulla fiction Mediaset "Lady Corleone" è servita. In mezzo anche una presa di posizione politica con i gruppi parlamentari all'Ars di Attiva Sicilia e Unione dei Siciliani pronti a presentare una mozione all’Assemblea Regionale per chiedere al governo della Regione di avanzare una formale protesta nei confronti dell’emittente e della società produttrice.

Al centro della querelle una serie tv che ha come protagonista Rosa Diletti Rossi: la storia di una ragazza appassionata di moda ma cresciuta in una famiglia mafiosa.

Nei giorni scorsi il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi e l'assessore comunale alla Cultura e legalità Giusy Dragna hanno diffidato Mediaset e la Taodue a utilizzare il nome del paese in provincia di Palermo per la fiction "Lady Corleone". "Il collegamento inevitabile con la buia pagina di storia corleonese ha suscitato nella comunità un sentimento di indignazione - ha detto Nicolosi - perché nuovamente immersa nella condizione di doversi difendere da immagini poco rappresentative della realtà odierna, ma che evocano un tempo ormai remoto. Da molti anni infatti la città è impegnata in una costante attività antimafia".

Quello che chiede l'amministrazione comunale è di "astenersi dall'utilizzo del nome di Corleone nel titolo della serie tv nonché ad ogni suo richiamo all'interno della fiction per non essere costretti ad intraprendere ulteriori azioni a tutela della nostra onorabilità e del nostro futuro".

Immediata la reazione dei produttori con Massimo Martino, della Clemart, la società che produce la serie per Taodue e destinata a Canale5: "Non comprendiamo il motivo delle dichiarazioni del sindaco, la serie utilizza Corleone solo ed esclusivamente come cognome della famiglia dei protagonisti. La città di Corleone non viene in alcun modo citata o rappresentata nella serie che stiamo girando e che è ambientata invece tra Milano e Palermo ed è un racconto di pura finzione".

Adesso sulla vicenda intervengono anche i parlamentari regionali aderenti ad Attiva Sicilia e Unione dei Siciliani che chiedono a Mediaset e Taodue di ritirare la fiction modificando il titolo e il nome della protagonista. "In caso contrario - dicono - invitano tutti i cittadini dell’Isola a boicottare la fiction televisiva 'Lady Corleone' fin dal momento della sua messa in onda. Nessun televisore siciliano sia sintonizzato quel giorno sul canale Mediaset che la trasmetterà".

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