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Corleone, il sindaco Nicolosi dopo le minacce: "Pronto a ritirare le dimissioni"

Nicolò Nicolosi

«Decideremo domani nel corso della riunione con i capigruppo e il presidente del consiglio comunale. Ma ho sentito tanto affetto da parte dei sindaci e dei consiglieri comunali che sto prendendo in seria considerazione l'intenzione di non dimettermi. Se si fosse andato a votare a maggio allora le mie dimissioni sarebbero state irrevocabili, ma adesso si parla di andare a votare in autunno e tutti mi hanno chiesto di non lasciare il Comune senza guida».

Nicolò Nicolosi, sindaco di Corleone, dopo aver ricevuto una lettera con un proiettile, potrebbe cambiare idea e non presentare le dimissioni. «Il clima a Corleone è pesante. Lo scorso anno mi hanno bruciato l'auto del Comune. Poi l’incendio della chiesa. Adesso il proiettile con una lettera dove mi hanno scritto di fermarmi. I carabinieri mi hanno mostrato la lettera di cui non posso parlare perché ci sono indagini e mi hanno fatto domande sugli appalti e altri aspetti legati all’amministrazione».

«Per quanto riguarda le mie dimissione e la vicenda del vaccino non mi sento assolutamente responsabile di alcun illecito. - spiega - Non mi sento un furbetto e non lo sono. È quanto mi hanno detto tutti e anche i colleghi sindaci della provincia che mi hanno chiesto di continuare in questa battaglia che ritengono corretta. Anche in sottosegretario Ivan Scalfarotto venuto a Corleone in questi giorni mi ha detto di proseguire il mio mandato».

«Non c'è stata nessuna volontà di prevaricare nessuno. - conclude - Non lo faccio mai. La mia decisione di vaccinarmi era stata dettata dalla volontà di non lasciare il Comune in questo periodo scoperto. Per questo sto valutando la scelta di proseguire il mandato e caso mai dimettermi a luglio due mesi prima delle elezioni. Ma la decisione sarà presa domani».

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