Vertice alla prefettura di Palermo sulle criticità nel servizio di raccolta rifiuti nella città di Palermo, legate all’emergenza Covid e ai casi di positività tra i netturbini. Sono stati acquisiti dati in ordine agli esiti degli esami svolti nei confronti del personale della Rap, l’azienda di igiene ambientale del Comune: nessun caso positivo su 230 test sierologici già processati e 13 casi positivi già accertati con tampone. L’Azienda sanitaria provinciale, nell’assicurare la «massima vigilanza», ha garantito la propria disponibilità ad estendere, «nella massima misura possibile,» gli spazi destinati all’effettuazione degli esami, dalle 8 alle 19, per procedere allo screening completo di tutti i 1.800 dipendenti della Rap entro il 15 settembre.
Uno sforzo che punta a «scongiurare - si legge in una nota della prefettura - possibili ritardi nei servizi di raccolta rifiuti e conseguenti potenziali rischi di natura igienico-sanitaria, nel massimo rispetto delle cautele imposte dai protocolli vigenti a garanzia della sicurezza dei lavoratori».
La stessa azienda ha spiegato di avere proceduto all’affidamento dei servizi esterni di raccolta rifiuti a due aziende private e di aver avviato «ogni utile intervento al fine di acquisire ulteriori disponibilità di altre aziende private a collaborare in questa particolare fase, nelle more del completo ripristino del servizio». Il Comune ha assicurato il costante monitoraggio delle attività, nonchè dell’andamento dei contagi. «Massima la disponibilità» della prefettura, che «segue attentamente la situazione, nella costante azione di supporto dell’ente, nell’ottica della massima tutela della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini».
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