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Salvini arriva a Palermo e proteste a Ballarò, Orlando: "Sua presenza una provocazione"

Prima tappa di Matteo Salvini - oggi e domani a Palermo - a Palazzo d’Orleans, sede della Regione siciliana, per incontrare il governatore Nello Musumeci. Dopo la formazione del gruppo della Lega all’Ars, ora diventa concreta la strada dell’allargamento della squadra di governo ai salviniani. All’esterno dell’edificio, decine di giornalisti e telecamere. Secondo il programma, il leader del Carroccio visiterà più tardi, nel pomeriggio, il commissariato di polizia Oreto in via Roma, mentre a seguire è prevista la convention al Teatro al Massimo in piazza Verdi. Ancora in dubbio la tappa al mercato storico Ballarò. Le sardine lo attendono in piazza Verdi per una «citofonata pacifica».

Una folla si è radunata nella piazza Mediterraneo del mercato storico di Ballarò, a Palermo, per contestare Matteo Salvini. Non è ancora certo però se il leader della Lega, che sta incontrando in forma privata il governatore Nello Musumeci, si recherà al mercato come da programma. La gente, che ha riempito la piazza già intorno alle 14, mostra striscioni e manifesti contro Salvini.

«Apprendo che il senatore Salvini sarà oggi pomeriggio nel quartiere di Ballarò. Non mi sorprende che abbia deciso di andare in un orario in cui i negozi del mercato storico saranno per lo più chiusi. Se fosse andato in altro momento avrebbe dovuto spiegare ai negozianti perchè il suo partito in Consiglio comunale ha votato contro i provvedimenti proposti dalla Giunta per la copertura del mercato storico e per la realizzazione di alloggi popolari. Se fosse andato in altro momento, avrebbe dovuto spiegare ai commercianti e ai residenti perchè i rappresentanti della Lega a Palermo hanno definito Ballarò come un 'quartiere laboratorio per l’integrazione della criminalita».

Lo afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che aggiunge: «La sua passeggiata in solitaria o accompagnato dalla solita claque appare quindi per quella che è, una mera provocazione. Ma sarà comunque per lui un’esperienza utile: gli permetterà di toccare con mano una realtà che sta costruendo il proprio futuro, nonostante i voti contrari della Lega, partendo dalle proprie tradizioni e dalla propria cultura, dal rifiuto di ogni illegalità e dal rispetto di tutti i diritti, dall’incontro e dall’accoglienza, dalla partecipazione diretta dei cittadini, di tutti i cittadini del quartiere e della città».

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