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Black Friday a Palermo, scontro tra Giusto Catania e Confimprese sulla sospensione della Ztl

Continua a tenere banco a Palermo lo scontro sulla sospensione della ZTL per il Black Friday. Il venerdì nero, dunque, ha acceso, quest'anno un dibattito che, anzichè sgonfiarsi, con il passare delle ore si sta accendendo nei toni.

La decisione del comune di non sospendere la Zona a traffico limitato, così come invece aveva richiesto Confcommercio, ha fatto andare su tutte le furie le organizzazioni dei commercianti e oggi Giusto Catania, capogruppo di Sinistra comune al Consiglio comunale di Palermo, ha parlato di "miopia imbarazzante" della categoria.

Catania prende le difese del provvedimento adottato e rispedisce al mittente tutte le accuse. "Chiedono di sospendere la ZTL per il Black Friday illudendo che questa soluzione possa risolvere la crisi economica della città. Farebbero bene, invece, a chiedere scusa ai commercianti palermitani, visto che loro stessi - continua -, in anni non lontani, hanno favorito la nascita dei centri commerciali che, oggettivamente, sono la prima causa della crisi di alcuni importanti negozi nel centro storico. Queste signore e questi signori confidano nella scarsa memoria dei palermitani e continuano a proporre ricette insostenibili, funzionali ad una idea di città desueta".

"Fosse dipeso da questi personaggi - continua Catania -, che dicono di voler rappresentare gli interessi economici dei commercianti, avremmo ancora le automobili parcheggiate a piazza Pretoria, con via Maqueda e via Vittorio Emanuele invase dalle automobili".

Affermazioni quelle del capogruppo di Sinistra comune al Consiglio comunale di Palermo che trovano la pronta replica del presidente di Confimprese Palermo, Giovanni Felice.

"Chi ha un comportamento imbarazzante è sicuramente lui. Invece di dire bugie - dichiara Felice - sfido Giusto Catania a un dibattito pubblico che abbia al centro sia come sono nati i centri commerciali a Palermo, lui era allora consigliere comunale e sarebbe importante rileggere i verbali di quelle sedute di Consiglio comunale, sia sui risultati della Ztl".

"Noi siamo in grado di certificare il danno economico causato alle aziende che è sotto gli occhi di tutti - sottolinea - sarebbe interessante che il creatore di fake news Catania ci dicesse quanti dei roboanti annunci da lui lanciati quando era assessore si sono realizzati: dalla chiusura dei Cantieri, all’arrivo dei nuovi bus al potenziamento dei tram, ai nuovi parcheggi".

"Sarebbe più opportuno- ha poi concluso Felice - che l’aspirante assessore invece di cercare notorietà attraverso sparate propagandistiche si cosparga il capo di cenere e chieda scusa ai cittadini palermitani".

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