PALERMO. «Incandidabile con Orlando perché sotto inchiesta per gli scioperi selvaggi e i picchettaggi all’Amia», e ora candeggiato da Ferrandelli: la botta. «Autonomo cambio di schieramento di un consigliere deluso da Orlando senza nessuna pendenza penale», la risposta.
Non sarà la madre di tutte le bombe - per quella c’è tempo fino al silenzio elettorale - ma fa rumore la vicenda che in queste ore vede protagonista Maurizio Lombardo, consigliere eletto nel 2012 nelle file orlandiane e oggi candidato in «Palermo prima di tutto» a sostegno di Fabrizio Ferrandelli.
Rintrona anche perché apre la falla dei transfughi da uno schieramento all’altro, un po’ come accaduto con i 21 dem che hanno scelto Ferrandelli, per i quali si profila addirittura l’espulsione.
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