PALERMO. Fra tagli delle risorse, necessità di armonizzazione con le nuove norme contabili, difficoltà legate a far quadra rei conti, il bilancio di previsione ancora non si vede. Siamo a fine anno l' amministrazione deve ancora produrre il documento con le spese che intende effettuare nel 2015. Un paradosso, visto che ormai non c' è nulla da prevedere essendosi ormai quasi tutto compiuto.
Ma tant'è. È una patologia che riguarda tutti gli enti locali. Solo che a Palazzo delle Aquile, l' approvazione rischia di ritardare ancora. Al momento non sono neanche approvati gli atti propedeutici al Bilancio.
Non c'è il piano triennale delle opere pubbliche, non c'è il parere dei revisori, non c' è il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni. Non solo, ma la mancanza del documento contabile impedisce anche (seguendo una disposizione della Corte dei Conti) di potere liquidare i debiti fuori bilancio. In più, all'orizzonte si profila un'opposizione che mostra di volere mettere i bastoni fra le ruote all'assessore Luciano Abbonato.
Ieri mattina, infatti, in commissione Bilancio, lo scontro si è consumato proprio sul piano delle alienazioni. Il documento sulla scrivania dei consiglieri è apparso a Giuseppe Milazzo (Forza Italia) «inconcludente e privo delle informazioni fondamentali». Mancano, cioè, alcuni dati come il valore attribuito ai beni e il valore che sin intende ricavare dalla vendita.
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