PALERMO. "Una inutile cattedrale nel deserto". L'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti da 23 milioni di euro praticamente pronto a Bellolampo non cambierà nulla nel ciclo dei rifiuti a Palermo, se a monte non ci sarà una seria raccolta differenziata, attualmente a livelli ridicoli''.
E' l'allarme lanciato da deputati ed attivisti M5S dopo l'ispezione di ieri alla discarica palermitana, che fa seguito a quella del settembre 2014. "La visita all'impianto - dicono i deputati Claudia Mannino (Camera) e Giorgio Ciaccio (Ars) che hanno preso parte all'ispezione - ci ha confermato ciò che sapevamo da tempo: l'impianto può gestire 750 tonnellate di rifiuti al giorno. Bisogna dunque mettere da parte gli slogan del sindaco Orlando che, probabilmente per alimentare le esigue casse della Rap, vorrebbe rendere Bellolampo la discarica di altri 30 comuni del palermitano. Oggi la discarica riceve 1300 tonnellate al giorno, di cui 900 dalla sola città di Palermo. Il trattamento meccanico biologico (Tmb) non recupera materiali differenziati, separa solo la parte organica dal resto dell'indifferenziato, lo tritura e lo deposita in discarica, quindi se i numeri hanno una logica, serve concentrarsi sui processi di gestione dei rifiuti 'prima' che questi vadano in discarica. Per il sindaco e la Rap l'unica strada percorribile (prevista anche dalla legge) è la raccolta differenziata, ferma al 10%. Devono ridurre i rifiuti. Con le percentuali attuali tutta l'impiantistica è assolutamente inutile ed avremo speso inutilmente 23 milioni dei nostri soldi".
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