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Banchi vuoti all'Ars, slitta il voto sui tagli ai consiglieri comunali

PALERMO. Banchi vuoti all'Ars mentre in aula il governo sta rispondendo a interrogazioni e interpellanze alle rubriche beni culturali e sanità. I deputati che ascoltano le risposte dell'assessore Antonio Purpura si contano sulle dita di una mano.

«Considerando la scarsa presenza in aula chiudiamo qui». Così il vice presidente Antonio Venturino, che ha presieduto la seduta di questo pomeriggio, a conclusione delle interrogazioni e delle interpellanze della rubrica 'beni culturalì cui ha dato risposta in aula l'assessore Antonio Purpura.  In realtà, all'ordine del giorno c'erano anche atti parlamentari alla rubrica 'sanità« ma l'argomento è stato rinviato, nonostante l'assessore alla Salute Lucia Borsellino fosse regolarmente seduta nei banchi del governo. Davanti all'assessore e al presidente Venturino però gli scranni erano praticamente vuoti. All'Ars cala il «silenzio elettorale».

Il Parlamento, dopo la seduta di questo pomeriggio con gli scranni vuoti, riprenderà i lavori il prossimo 9 giugno. Ventuno giorni di stop, alla luce della tornata elettorale per le amministrative del 31 maggio.

Alla fine l'Ars ha deciso di rimandare a dopo le elezioni anche il ddl sui tagli ai consiglieri comunali, nonostante il Pd, primo partito di maggioranza, si fosse impegnato a riportare in aula il testo prima delle comunali. Troppo complicato, al momento. Niente riduzione del numero dei componenti dei consigli comunali e niente sforbiciata ai gettoni dei consiglieri, dunque, prima del 31 maggio: se ne riparlerà a metà giugno, probabilmente. Il testo è in commissione Affari istituzionali, proprio oggi è scaduto il termine per gli emendamenti.

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