PALERMO. Il Comitato Lavoratori della ex municipalizzata Gesip di Palermo lamentano ancora il perpetuarsi della cassa integrazione e l’incertezza del futuro di almeno 620 lavoratori. “E’ il terzo Natale che viviamo da cassaintegrati, ci auguriamo che sia l’ultimo”, scrivono i lavoratori del Comitato lavoratori Gesip. Il futuro sembra assicurato per almeno 950 lavoratori che dal primo gennaio dovrebbero entrare a far parte della nuova società Reset. Mentre rimane incerto per gli altri 620 lavoratori che secondo la delibera del Consiglio Comunale di Palermo di lunedì 22 dovrebbero entrare a far parte di Reset dal primo giugno 2015.
Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato a maggioranza con 27 voti a favore la delibera sulla costituzione della società consortile per azioni Reset, Rete servizi territoriali, che prende il posto della Gesip, la partecipata in liquidazione che si occupava di servizi in città. Hanno votato sì all'atto deliberativo i consiglieri dei gruppi di maggioranza e opposizione presenti in aula eccetto i componenti del gruppo del Pd che hanno deciso di astenersi. L'aula ha dato anche voto favorevole a maggioranza a un emendamento alla delibera e a due ordini del giorno, uno che impegna l'amministrazione in sede di definizione del piano industriale e sul reperimento di risorse per assicurare ai lavoratori di Reset gli stessi trattamenti contrattuali previsti per i dipendenti delle altre società partecipate.
Ma ai sindacati rimane poco chiaro l’aspetto economico che è il cuore dell’accordo. “Purtroppo leggendo con attenzione la delibera del Consiglio comunale per gli 620 lavoratori l’ingresso della nuova partecipata del Comune è legata alle imposte come Irap e Iva”, precisa la sindacalista della Fisascat Cisl Mimma Calabrò. Maggiori chiarimenti verranno discussi durante il tavolo sindacale previsto per lunedì 29 dicembre all’Ufficio provinciale del lavoro. “ A noi non bastano le rassicurazioni del sindaco Leoluca Orlando, vogliamo che la copertura finanziaria per gli stipendi dei 620 lavoratori ex Gesip venga messa nero su bianco e che ci sia una nuova delibera del Consiglio comunale che rettifichi quella di lunedì scorso”.
Il timore dei lavoratori del Colge è che per le 620 unità che dovrebbero entrare full time con 30 ore lavorative non si riesca a trovare i fondi neanche per il 31 dicembre 2016. La copertura finanziaria invece è assicurata per 950 addetti ex Gesip, su 1570. “Questo creerebbe B dei lavoratori di serie A, tutto questo deve essere chiarito entro la fine del 2014”, conclude Mimma Calabrò. Dal 2 gennaio 950 lavoratori dovrebbero gestire servizi cimiteriali, di cura del verde, di pulizia, di custodia, di trasporto disabili, pulizia delle spiagge e il canile municipale. La natura giuridica scelta per la nuova azienda è quella di società consortile per azioni. La società sarà partecipata al 98% dal Comune di Palermo, da Rap, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in città nella misura dell'1% e dalla Sispi, la partecipata che si occupa di sistemi informatici, nella misura dell'1%.
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