PALERMO. È il bilancio di previsione più ricco degli ultimi anni: vale un miliardo e 350 milioni di euro. L’amministrazione può tirare dritta e gonfiarsi il petto in virtù di maggiori entrate con le imposte, un tesoretto di 8 milioni come stipendi risparmiati per i pensionamenti turn over, il risanamento avviato delle aziende.
E così in Consiglio il documento finanziario fende la seduta come un vascello le acque calme: e giunge al traguardo sostanzialmente sano e salvo, sorvegliato dal presidente dell’Aula Salvatore Orlando. Il tutto, con gran contentezza dell’uomo che tiene i conti, l’assessore Luciano Abbonato, che ancora una volta riesce a dettare una linea (quella dei soldi) dentro la quale poi tutti si muovono.
La (ex) maggioranza, questa volta, ha vita facilissima a condurre in porto la manovra le cui poste più alte sono rappresentate dai 30 milioni appostati per Gesip (che dal 2015 morirà per fare posto a una newco), dagli 8 milioni stornati per scuole a Palasport e dal mutuo di 38 milioni per pagare gli arretrati alle partecipate e ricapitalizzare l’Amap con 4 milioni. L’impostazione originaria è stata mantenuta.
Nel gioco degli emendamenti gli spostamenti sono stati di complessivi 12 milioni 123 mila euro. Il tutto, nella notte di Sala delle Lapidi, passa con 24 voti favorevoli: i 19 del Mov139 cui si aggiunge il sostegno di più Giorgio Calì (Drs), Giulio Cusumano (ex Udc, passato al gruppo Misto ), Giovanni Geloso (gruppo Misto), Orazio La Corte (Leva democratica) e Gaspare Lo Nigro (Misto). Voto contrario del Partito democratico, di Forza Italia e Idv.
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