PALERMO. Il turn over anticorruzione è stato quasi del tutto completato. La quota del 33 per cento di personale che da oltre cinque anni occupa posti nei settori definiti sensibili è stato rimescolato. La rivoluzione ha riguardato (o sta riguardando) sostanzialmente gli uffici che maggiormente possono essere soggetti a pericoli di corruzione: dall’Edilizia privata al Suap, dal settore Personale alla Polizia municipale.
Si tratta di un obbligo previsto dalla legge. Qualche resistenza, tuttavia, c’è stata. Ma dall’amministrazione fanno sapere che «l’iniziativa non ha nulla di punitivo, ma trae la sua origine e la sua forza da una previsione normativa». In totale, in tutti i rami dell’amministrazione, l’ordine di servizio ha riguardato poco meno di 250 persone.
Del resto, la responsabilità dell’eventuale inosservanza della rotazione ricadrebbe in capo ai dirigenti: segnalazione all’autorità nazionale Anticorruzione e anche al nucleo di valutazione (la disciplina).
Però, non va sottovalutato l’impatto che una girandola di questo tipo ha sull’organizzazione del lavoro. Per la maggior parte si tratta di uno spostamento di scrivania o di piano, visto che si è preferito «trasferire» gli impiegati all’interno della stessa area.
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