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Cade delibera sui vigili: il gruppo di Orlando espelle due consiglieri

Non passa il refolamento sull’utilizzo degli agenti per servizi privati. Il capogruppo Scavone: «Teso un agguato». Tantillo (FI): «Il sindaco ne prenda atto»

PALERMO. Due consiglieri fanno cadere una delibera della maggioranza e vengono espulsi dal Mov 139. E così la maggioranza perde altri pezzi, si sfalda, si sminuzza. Esplode. Ieri lo scivolone per «fuoco amico» su un atto facile: il regolamento sull’utilizzo della polizia municipale per servizi a domanda privata. È la prima volta in due anni e mezzo di mandato che accade un fatto così. Prima d’ora c’era stato sì bisogno dell’opposizione che tenesse il numero legale, ma mai una delibera bocciata per giunta per mano della stessa maggioranza. È stato possibile perché due consiglieri - Gaspare Lo Nigro e Cosimo Pizzuto - si sono astenuti, in controtendenza rispetto alle indicazioni del gruppo; ma anche perché tre consiglieri come Federica Aluzzo, Salvatore Calò e Giuseppe Maniaci erano assenti. La votazione è finita con 16 sì, 9 no e 7 astenuti. Per regolamento gli astenuti valgono come voti contrari e in caso di parità vale la bocciatura.

Per i due «eretici» scatta la sanzione massima, l’espulsione che sarà sostanzialmente notificata oggi alla ripresa dei lavori del Consiglio. Furibondo Aurelio Scavone, capogruppo: «Avrebbero potuto fare valere il loro punto di vista semplicemente uscendo dall’aula. Invece non hanno comunicato nulla e hanno di fatto teso un agguato per far fare una figuraccia alla maggioranza. Non sono - conclude - comportamenti accettabili. Per questo collegialmente abbiamo deciso per l’espulsione. Per non dire cha abbiamo bruciato un regolamento attivo nelle maggiori città italiane».

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