All’inizio del Novecento, migliaia di siciliani lasciarono la loro terra per inseguire il sogno americano. La povertà e la mancanza di opportunità spinsero molte famiglie ad emigrare, affrontando un lungo viaggio verso Ellis Island, la porta d’ingresso per milioni di immigrati. Discussione argomentata in classe dagli alunni della classe IV linguistico del Centro Lingue con l’ausilio della docente Anna Citta. Tra queste storie quella di Ninetta e Nino, uniti da un amore nato attraverso lettere e suggellato da un matrimonio per procura. Ellis Island e il sogno americano, attiva dal 1892 al 1954, accoglieva gli emigranti provenienti dall’Europa. I siciliani, tra i più numerosi, affrontavano un viaggio difficile, stipati nelle terze classi delle navi. Una volta giunti a New York, venivano sottoposti a rigidi controlli medici e burocratici. Superato quel passaggio, si aprivano le porte del «Nuovo Mondo». Molti siciliani si stabilirono a New York o altre grandi città dove trovavano lavoro come operai o manovali. A Milwaukee iniziò la storia di Ninetta e Nino, due giovani legati da un destino che li ha legati per sempre. Nino, emigrato da un paesino siciliano, aveva trovato lavoro per aiutare la sua famiglia. Sua sorella, sarta in una bottega frequentata da altre donne siciliane, fece amicizia con le donne della sua terra per creare una rete di sostegno. In quella sartoria lavorava anche la sorella di Ninetta, Donna Cuncetta, che raccontò di questa giovane sorella che viveva in Sicilia. Così, attraverso racconti, lettere e foto, Nino e Ninetta iniziarono a conoscersi. Con il tempo, i due decisero di sposarsi, nonostante la distanza. La cerimonia si svolse in Sicilia, con un parente che rappresentò lo sposo davanti all’altare. Dopo il matrimonio, Ninetta si preparò per raggiungere Nino. Mise in valigia il corredo cucito a mano, foto e il certificato di matrimonio, affrontando con coraggio il lungo viaggio. Una volta arrivata, superò i controlli e si diresse a Milwaukee, dove incontrò suo marito per la prima volta; insieme aprirono un panificio «Nino’s italian Bakery and Deli» aperto fino a poco tempo fa. Un amore oltre i confini.
IV LL
Centro Lingue - Misilmeri
Il libro «Carmen, la vedova nera»
In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, celebrata il 25 novembre, l’Istituto Superiore Centro Lingue ha promosso un evento di profonda rilevanza sociale e culturale: la presentazione del libro «Carmen, la vedova nera» dell’autore misilmerese Gaetano Lo Bue. La manifestazione ha visto una vivace partecipazione della comunità scolastica, trasformando l’aula magna in un luogo di confronto e sensibilizzazione su uno dei temi più drammaticamente attuali della nostra epoca.
L’incontro è stato aperto dalla preside Maria Priola, che ha evidenziato il valore educativo di iniziative come questa, capaci di coinvolgere i giovani su problematiche che, purtroppo, interessano anche la loro generazione. In un dialogo vivace e partecipato, i professori Marco Giammona e Rosaria Pitarresi hanno affiancato l’autore, approfondendo le tematiche trattate nel libro e collegandole alle dinamiche di violenza di genere riportate dalle cronache nazionali. È emersa l’urgenza di educare i giovani al rispetto e alla consapevolezza, strumenti indispensabili per contrastare ogni forma di abuso e discriminazione. A impreziosire ulteriormente la giornata è stato l’intermezzo musicale dell’alunna Giada Lo Bue della classe V LL. La sua esibizione, ispirata al tema della giornata, ha regalato un momento di intensa emozione, in cui l’arte si è fatta portavoce di dolore, speranza e resistenza. Le sue note hanno toccato il cuore dei presenti, sottolineando il potere della musica nel raccontare storie e nel promuovere un messaggio di cambiamento. L’evento si è concluso con un invito a mantenere viva la riflessione, non solo in occasione di giornate simboliche, ma come impegno quotidiano. Il «Centro Lingue» si è confermato un baluardo di cultura e sensibilità, dove i valori della solidarietà e del rispetto trovano terreno fertile per crescere e radicarsi. Una giornata che resterà impressa nella memoria di tutti, come monito a non abbassare mai la guardia contro la violenza in ogni sua forma.
Istituto Superiore Centro Lingue
Misilmeri
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