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Comizio di Conte a Palermo: «Nessuno parla di antimafia e anticorruzione»

Gli elettori in piazza Massimo, a Palermo, per il comizio di Giuseppe Conte

«Letta vergogna»: nel comizio di ieri sera in piazza Massimo, a Palermo il leader del M5s, Giuseppe Conte, ha attaccato il segretario del Pd Enrico Letta che nei giorni scorsi ha parlato di «calcoli elettorali» sulla difesa del Movimento del Superbonus.

E nel mirino di Conte è finito di nuovo anche Renzi. «Renzi non deve stravolgere le parole. Il mio era un invito a confrontarsi con i percettori del reddito di cittadinanza senza filtro. Poi se lui lo voglia strumentalmente leggerlo come un invito alla violenza è una sua iniziativa gratuita che lo contraddistingue: non è la prima volta che riesce a stravolgere le cose a suo uso e consumo», ha detto Conte a Palermo, a margine del comizio finale del suo tour in Sicilia, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto come valuta l’iniziativa di Matteo Renzi che si è rivolto al ministro degli Interni Lamorgese dopo avere ricevuto minacce sui social dopo le parole del leader del M5s. «Fanno la guerra ai poveri, il boicottaggio ai percettori del Reddito accomuna tutte le forze politiche», ha aggiunto Conte.

Sui temi della legalità il leader Cinquestelle ha insistito a lungo. «Forse mi sbaglio - ha detto, ricordando che tra i candidati alle Politiche del Movimento ci sono gli ex pm Roberto Scarpinato e Federico Cafiero De Raho - ma nessuno parla di antimafia, che assieme con l’anticorruzione è sparita dai radar». Alla gente in piazza ha lanciato un appello: «State dalla parte giusta, serve un ultimo sforzo. Noi possiamo vincere, tutti temono la nostra risalita che è forte e chiara. Ciascuno deve convincere chi in questo momento vuole astenersi e portarli a votare».

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