La tecnologia può contribuire alla sicurezza sul lavoro. Per questo è stato brevettato da Inail un simulatore per ambienti confinati, che ha l'obiettivo di intraprendere percorsi formativi e di addestramento gratuiti per i lavoratori. Riprodotta una possibile situazione di rischio, tipica nei contesti lavorativi, vengono testate metodologie di lavoro e procedure di sicurezza e di emergenza per il recupero degli operatori infortunati o colti da malore. Oggi il simulatore è arrivato all’interno del Cantiere Manelli Impresa, in piazza Principe di Camporeale, a Palermo, dove è stato presentato un report con i risultati sui morti sul lavoro dell’Inail. Il tour regionale sulla sicurezza negli spazi confinati in Sicilia, ha permesso di formare oltre 200 operatori.
«Oggi vengono formati dei lavoratori in ambienti confinati – spiega Gaetano Scancarello , presidente del Panormedil Cpt - e con una simulazione faremo capire loro come comportarsi nelle situazioni di pericolo e spiegheremo i tempi che servono per far arrivare i soccorsi. Quello che impone la legge noi lo facciamo sempre però serve diffondere la cultura della sicurezza. Per questo andiamo nelle scuole a parlare con i giovani, per far capire loro l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro». Luciano Di Donato, direttore del laboratorio IV sicurezza degli impianti di trasformazione e produzione, ha inventato il simulatore. «Riproduciamo situazioni che coinvolgono gli operatori alterando quelle che sono le condizioni cognitive degli stessi durante attività tipiche che avvengono normalmente in ambienti confinati o sospetti di inquinamento – spiega Di Donato -. Si ritroveranno in spazi ristretti con difficoltà di accesso e di uscita portandoli a dover ragionare in un aspetto di prevenzione».
I numeri degli infortuni sul lavoro sono in aumento. Le tre province che a gennaio 2024 hanno segnato il maggior numero sono Catania con 2.361 denunce, Palermo con 1.955 e Messina con 970. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail in Sicilia nel mese di aprile sono state 13. Questi dati, forniti dal direttore regionale dell’Inail, Giovanni Asaro, spiegano l’importanza e il bisogno di corsi e manifestazioni di sicurezza e prevenzione per tutelare i lavoratori e fare in modo che, alla fine della giornata, possano ritornare a casa dalle loro famiglie. «Finalmente siamo riusciti a portare nella nostra regione – commenta Asaro – un simulatore, brevettato dall’istituto che consente di fare un addestramento e una formazione specifica per i lavori che si trovano a lavorare negli spazi confinati dove ci sono situazioni peculiari che necessitano di un approfondimento sulle procedure che devono essere seguite, anche ala luce di quello che è accaduto a Casteldaccia (dove sono morti 5 operai). Siamo riusciti a mettere insieme soggetti che collaborano fra loro: vigili del fuoco, Cpt, Croce rossa italiana».
Il presidente di Ance Palermo, Giuseppe Puccio sottolinea l’importanza di parlare di sicurezza in maniera preventiva. «È motivo di grande orgoglio - ha detto l’ingegnere David Saia, responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi di Manelli Impresa - poter ospitare all’interno delle nostre aree di cantiere il simulatore ideato dall’Inail per lo svolgimento di attività in ambienti confinati o sospetti d’inquinamento. Il nostro lavoro che è collettore sud-orientale è proprio uno di questi». Alle presentazioni del simulatore a Messina, oggi a Palermo, e poi anche a Catania, ci sono anche i vigili del fuoco. «Simuleremo una situazione di soccorso – spiega Salvatore Cantale, primo dirigente della direzione generale vigili del fuoco Sicilia -. Provare fisicamente determinate sensazioni nell’ambiente confinato, non riuscire a vedere bene come all’esterno, insegna i corretti comportamenti da adottare nelle situazioni di pericolo ed emergenza». Il simulatore è stato brevettato da Inail in Italia, Stati Uniti, Canada, Cina e Russia.
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