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I taxi sono troppo pochi: l’Antitrust tira le orecchie ai Comuni, fra i quali Palermo

In città attive 320 licenze: bisogna migliorare l'offerta e monitorare la qualità del servizio. Il nodo delle auto a noleggio con il conducente

Bisogna aumentare il numero delle licenze dei taxi e la flessibilità dei turni perché si sono riscontrate criticità nelle grandi città italiane, fra le quali Palermo. L’Antitrust ha scritto ai Comuni, segnalando che devono fornire un monitoraggio stabile sull'offerta e un adeguato livello del servizio taxi per il trasporto di soggetti portatori di handicap.
Il 17 novembre scorso l'Authority ha rivolto un’altra richiesta di informazioni ai Comuni e alle cooperative di taxi di Bologna, Firenze, Genova, Palermo e Torino. Nel Comune è emersa la strutturale carenza dell’offerta e l’assenza di controlli e di misure di regolamentazione flessibile dei turni. Per questo la proposta è di adottare alcune misure correttive: occorre adeguare il numero delle licenze alla domanda spingendo l'aumento oltre il tetto del 20% fissato in via straordinaria nel cosiddetto decreto Asset adottando in tempi brevi i bandi di concorso pubblico per l’assegnazione delle nuove licenze. In secondo luogo, è necessario rendere stabile ed effettivo il monitoraggio sulla qualità del servizio, richiedendo, almeno annualmente, alle cooperative di taxi le informazioni necessarie per stabilire se il numero di licenze attive sia sufficiente. Secondo l’Autorità andrebbero adottate misure aggiuntive, come la regolamentazione dell’istituto delle doppie guide, l'implementazione del taxi sharing e l’efficientamento dei turni.

A Palermo al momento sono attive 320 licenze di taxi rilasciate tutte con un bando a titolo non oneroso, l’ultima bando si è svolto nel 2005.
Spiega l’assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti, che l’intenzione dell’amministrazione è di incrementare il numero dei taxi in circolazione. «Vogliamo - spiega - aumentarli di circa il 10 per cento e in maniera strutturale, non a tempo come anche la legislazione consentirebbe di fare. Dopo una prima chiusura della rappresentanza dei tassisti, abbiamo riscontrato una timida apertura. Torneremo presto a risederci per continuare a discutere».
La prima cosa che era stata chiesta è un aumento degli stalli per le macchine. Al momento in giro ce ne sono duecento, li si vorrebbe portare almeno a 280 prediligendo aree vicine alle zone della movida o di centri ad alta ricettività. Una delle lamentele più insistenti riguarda la presenza degli Ncc (sigla che sta per noleggio con conducenti): in città ce ne sono 80 autorizzati, ma molti altri del circondario arrivano dove c’è il mercato più grosso. Peraltro gli Ncc, dopo una sentenza del Consiglio di stato, possono prendere la clientela in strada senza l’obbligo che esisteva prima di ritornare in autorimessa.

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