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Fabi Palermo, il 90% dei giovani paga con carta ma attenzione alle truffe

Piacciono finanza digitale e sostenibilità ambientale, ma il rovescio della medaglia è costituito dall’aumento delle truffe informatiche e dei correlati ricorsi all’arbitro bancario finanziario

«Il 90% dei giovani possiede una carta di credito, di debito o prepagata, il 75% ha un conto corrente, ma solo il 14% investe i propri risparmi. Piacciono finanza digitale e sostenibilità ambientale. Il report di Banca d’Italia conferma la crescita impressa ai pagamenti digitali dalla pandemia e dall’evoluzione della normativa che, tra l’altro, ha visto recentemente rafforzato l’obbligo di accettazione dei pagamenti con carte. La ricerca ha coinvolto un campione di 5.400 giovani con un’età media di 26 anni di cui il 45% residente al Nord, il 19% al Centro, il 25% al Sud e l’11% nelle Isole, dove anche se in misura minore, aumenta il ricorso ai pagamenti digitali». È quanto afferma Gabriele Urzì dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo.

«Il rovescio della medaglia - continua Urzì - è costituito dall’aumento delle truffe informatiche e dei correlati ricorsi all’arbitro bancario finanziario (Abf) e alla giustizia ordinaria. La Banca d’Italia ha emanato una comunicazione dove si legge che, in caso di disconoscimento del pagamento da parte del cliente, la banca ha l’obbligo di rimborsare tempestivamente l’importo dell’operazione non autorizzata, senza pretendere un’immediata denuncia del correntista all’Autorità giudiziaria. Non a caso fioccano i provvedimenti emessi dall’Abf il 10 e il 19 gennaio 2024 sono state pubblicate numerose decisioni del collegio di Palermo dell’Abf che prevedono la restituzione delle somme illegittimamente sottratte alla clientela».

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