Lo spazio aperto oggi al porto di Palermo è stato oggetto di uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana realizzati in città dal dopoguerra. Lo sottolineano gli uffici dell'Autorità portuale.
Si tratta di un’opera di riconnessione dello scalo con il tessuto urbano e, soprattutto, un asset industriale e turistico. Ha coinvolto una superficie complessiva di oltre quarantamila metri quadrati, su cui sono stati demoliti circa trentamila metri cubi di strutture fatiscenti e abusive, due gru alte cinquantaquattro metri, ventinove silos. L’area ha subito, coerentemente con il piano regolatore portuale, significative modifiche volte al miglioramento dell’offerta di servizi per i crocieristi e per la collettività.
Il progetto serve a dare continuità alla passeggiata sulla Cala, estendendola sino alla parte terminale del molo trapezoidale, oggi Palermo Marina Yachting, e al complesso archeologico del Castello a Mare, che così si candida a diventare sito Unesco, inserito nel percorso Arabo-Normanno, già parte della Heritage List. Liberate le aree del Castello a Mare, il sito potrà essere valorizzato. Nascono spazi per il relax urbano e il business legato anche al made in Sicily e, quindi, al prodotto enogastronomico siciliano con tutte le sue eccellenze. Accanto al parco archeologico del Castello a Mare, di cui gli scavi hanno rintracciato il perimetro, sono stati realizzati una passeggiata, una piazza, un lago urbano, nove edifici con differenti destinazioni, tra cui un convention center e un piccolo teatro panoramico da 200 posti, parcheggi a pagamento, quattordici attracchi per mega yacht per attivare un nuovo segmento di traffico.
Qualche numero: oltre 40 mila metri quadrati di area di intervento, 7000 mq occupati dal laghetto urbano, superati i 30 milioni di investimento, meno di due anni di lavori. Uno storico tratto della costa cittadina, che da sempre rappresenta un luogo di interazione tra la città e il porto, è stato in tal modo sottratto al degrado e popolato di funzioni e di usi a carattere urbano. Il molo trapezoidale ha cambiato faccia, è diventato una marina bay, una sorta di Barceloneta di grande fascino e dalla forte identità, perché è moderna ma ingloba il passato, quel Castello a Mare posto a presidio della città antica. Qui verrà dato il benvenuto ai passeggeri crocieristi, ai passeggeri per le isole e ai diportisti che raggiungeranno la Sicilia a bordo di grandi yacht o di altre imbarcazioni. Qui verrà accolta la popolazione locale: oltre due milioni di persone all’anno potranno usufruire di una grande area commerciale e storica al tempo stesso, cerniera tra la nuova zona crociere e il centro storico, offrendo non solo servizi al turismo, alla nautica da diporto, al tempo libero e al commercio, ma anche alcuni servizi culturali in grado di innalzare il rango dell'area portuale con conseguente generazione di valore.
Nel video le fasi dell'intervento
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